Gela. “Controlli e contrasto agli illeciti ambientali”. Per il sindaco Lucio Greco c’è bisogno di un intervento massiccio nell’area del Biviere, diventata una “terra dei fuochi” in mano a pochi. L’avvocato ha preso parte al vertice di questa mattina, indetto dal prefetto Chiara Armenia. Gli operatori della Riserva da anni denunciano gli incendi di sostanze pericolose e le discariche abusive. Anche su questo aspetto serve un’attività di verifica. “Bisogna richiedere ai titolari delle aziende agricole, nel corso di controlli interforze mirati, i formulari che attestino il corretto smaltimento nei depositi e nelle discariche. Tra le richieste anche quella dell’istituzione di un distaccamento del corpo forestale, un tempo attivo e poi soppresso. Queste sono aree di grande pregio – spiega Greco – nelle quali flora e fauna sono state trascurate per troppo tempo e che meritano di essere finalmente curate. E’ fondamentale intervenire per ridare prestigio a quest’area Sin, interessata da inquinamento di diversa natura anche da idrocarburi, e sono totalmente d’accordo con sua eccellenza il prefetto, che ringrazio per aver organizzato questo momento di confronto, quando afferma che bisogna muoversi su una doppia linea, prevenzione da un lato, repressione dall’altra. Confido nell’impegno di tutti coloro che, nel corso della videoconferenza, si sono detti pronti a mettere in campo il proprio impegno e le proprie competenze. Come Comune, siamo pronti a fare la nostra parte”.
Greco conferma il progetto della videosorveglianza e spiega che c’è “la volontà politica di sanare, bloccare e punire quanti pensano di poter continuare imperterriti ad inquinare”. L’amministrazione comunale sembra pronta a collaborare con la Lipu, che gestisce la Riserva.