Gela. A distanza di due mesi i carabinieri di Vittoria hanno arrestato due minori gelesi autori di un furto in una gioielleria del centro ibleo. L’ordinanza è stata emessa dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Catania.
I due sedicenni sono ritenuti responsabili, nella notte tra il 21 e il 22 dicembre 2012, di aver infranto la vetrina “blindata” di una gioielleria a Vittoria in via Roma, rubando i preziosi esposti, per un valore complessivo di 21.000 euro circa.
I due giovani sono gli stessi che erano stati individuati, il 5 gennaio scorso, a Chiaramonte Gulfi e bloccati dal comandante della stazione dei carabinieri, insieme ad un terzo giovane maggiorenne che era stato poi arrestato. I terzetto era ritenuto responsabile di aver strappato, poco prima, una collana di dosso ad una donna rumena e di aver altresì tentato un furto in abitazione; infatti, a seguito della perquisizione veicolare, erano stati trovati in possesso di arnesi da scasso. Per quel fatto i due minorenni furono denunciati alla Procura per i Minorenni. Questa volta avevano sfondato la vetrina blindata dell’attività commerciale, lanciando ripetutamente un oggetto contundente contro la vetrata fino ad infrangerla ed in pochi secondi arraffare quanto esposto tra anelli, bracciali, collane e orecchini di diversa specie e valore per un ingente valore.
La ricostruzione dell’accaduto è stato possibile grazie alle testimonianze e alle telecamere di videosorveglianza della zona della gioielleria. Un dato indicativo della spensieratezza e la non curanza della legge a dispetto dell’età anagrafica dei ragazzi è il fatto che gli stessi, dopo aver perpetrato il furto alla gioielleria, hanno ripreso la via di casa e recarsi al Bingo di Gela, dove sono altresì stati ripresi dalle telecamere interne.
Alle 7 di questa mattina, i due ragazzi sono stati individuati presso le rispettive abitazioni e sono stati prima condotti presso la Compagnia di Vittoria in Via Garidaldi e al termine delle formalità di rito, il più piccolo e con meno pregiudizi penali verrà collocato presso una comunità, mentre il più grande (2 mesi in più) condotto presso l’Istituto Penitenziario Minorile di Catania Bicocca. Nel corso delle perquisizioni conseguenti all’arresto sono stati rinvenuti e sequestrati i due giubbotti utilizzati dagli stessi nel corso dell’azione criminosa.