Incarichi legali, accuse anche a La Rosa e Conti: prescrizione e abuso d'ufficio "non più reato"

Secondo la ricostruzione degli investigatori, si sarebbero concretizzati diversi affidamenti, in violazione della disciplina in materia. I difensori hanno ribadito che le amministrazioni comunali agirono sempre nel rispetto della normativa

22 maggio 2025 20:58
Incarichi legali, accuse anche a La Rosa e Conti: prescrizione e abuso d'ufficio "non più reato" -
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Niscemi.  Fu la commissione di accesso prefettizia, insediatasi in municipio, a Niscemi, a seguito dell'inchiesta “Polis”, che individuò presunte irregolarità nell'affidamento soprattutto di incarichi legali. Fatti ricostruiti rispetto a un periodo ricompreso tra il 2012 e il 2017. Elementi che hanno portato a processo, davanti al collegio penale del tribunale di Gela, l'ex sindaco Francesco La Rosa, l'attuale primo cittadino Massimiliano Conti, l'allora segretario generale Luigi Bronte e la funzionaria comunale Giovanna Blanco. Il collegio, oggi, ha disposto la prescrizione per uno dei capi di accusa mossi a La Rosa, rispetto al presunto rifiuto di atti d'ufficio. Per l'abuso d'ufficio, invece, che veniva addebitato agli imputati, è stato indicato che “non è previsto più come reato” a seguito della depenalizzazione. Per la procura, come ha precisato nella requisitoria il pm Luigi Lo Valvo, le irregolarità però ci sarebbero state. Secondo la ricostruzione degli investigatori, si sarebbero concretizzati diversi affidamenti, in violazione della disciplina in materia. “Venivano effettuati con provvedimenti direttamente del sindaco e non dirigenziali”, come riferito da uno dei carabinieri che si occupò degli approfondimenti. “Le nomine erano per soggetti vicini al sindaco”, è stato aggiunto dai carabinieri durante l'istruttoria. Per gli inquirenti, gli incarichi vennero affidati pure a legali appena iscritti all'albo. Le difese, però, hanno ribattuto attraverso il richiamo a bandi pubblici appositamente predisposti, anche se uno fu revocato dall'allora segretario Bronte. I difensori hanno ribadito che le amministrazioni comunali succedutesi in municipio agirono sempre nel rispetto della normativa. Stando alle contestazioni, gli incarichi sarebbero spettati a legali vicini politicamente al sindaco di turno. Gli imputati sono rappresentati dagli avvocati Giuseppe D'Alessandro, Francesco Spataro, Riccardo Incarbone e Giuseppe Rapisarda.

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