Gela. “L’Udc non è interessato a future alleanze con chi ha operato nel totale disinteresse dei cittadini e che oggi si presenta come il “nuovo” che avanza, solo perché pensa di sfruttare, a suo vantaggio, la disperazione ed il disagio della gente”.
E’ dura l’analisi di Totò Incardona dell’Udc che rintuzza le critiche avanzate dal Nuovo Centro destra che esclude alleanze con il partito dello scudo crociato.
“Negli ultimi tempi l’UDC di Gela è diventato il baluardo di ogni esponente di altri partiti che, per nascondere la propria paura alla incalzante “uscita di scena”, utilizza la sterile polemica, sparando a zero sull’operato di chi, da sempre, si è adoperato per svolgere e portare avanti gli interessi della comunità gelese”.
“Viene di continuo utilizzata la vicenda dell’alleanza politica tra il mio partito e l’attuale Amministrazione Fasulo, per gettare ombre su un accordo programmatico che, al contrario, è sotto gli occhi di tutti.
Forse a qualcuno dà fastidio che un partito politico, quale l’UDC, porti avanti la “politica del fare”. Vorrei ricordare che grazie all’UDC, oggi si parla di royalties in città, e del suo corretto utilizzo e che, sempre grazie all’UDC gelese, proprio il corretto utilizzo delle royalties è stato messo al centro dell’agenda politica di questa amministrazione.
Vengono rappresentati fatti non veritieri alla cittadinanza ed invece, non viene evidenziato che grazie al lavoro svolto dal nostro gruppo in consiglio comunale, Gela potrà usufruire di più di dieci milioni di euro pronta cassa di finanziamenti, frutto delle compensazioni petrolifere che l’Eni ha versato alla regione e di cui, quest’ultima, ha dato già piena disponibilità al comune di Gela per il loro utilizzo.
Il modo di operare di molti personaggi politici della cosiddetta opposizione e il continuo polemizzare sull’operato di chi invece è impegnato come l’UDC sul fronte della risoluzione dei problemi, rappresenta l’antipolitica.
Noi, di certo, non possiamo essere d’accordo con chi sfrutta la propria posizione per screditare l’operato degli avversari politici, con il solo scopo di apparire migliore degli altri nell’intento di accaparrarsi qualche voticino per il futuro.
Con l’avvicinarsi della campagna elettorale, molti marpioni della vecchia logica politica, tenteranno la qualsiasi per cercare il consenso elettorale, passeranno dalle promesse personali, alla demagogia più sconcertante, come la battaglia sull’acqua o sull’ambiente di cui se ne ricordano solamente nei momenti elettorali.
Pertanto, farebbero meglio, molti appartenenti al club dei faccia tosta, (coloro che di giorno criticano e di sera cercano prebende) a guardare le cose di casa propria, dove si litiga sul nulla e soprattutto si brancola nel buio di qualsiasi prospettiva politica”.