Incapace di intendere e di volere quando scippò, non poteva stare in giudizio: accolto ricorso giovane

 
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Gela. Il verdetto, risalente allo scorso aprile, non doveva essere pronunciato. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno accolto il ricorso presentato dalla difesa del venticinquenne Grazio Pizzardi. Il giovane era accusato di aver scippato una donna, ma venne fermato da un poliziotto, libero dal servizio. La difesa, sostenuta dall’avvocato Salvo Macrì, ha subito chiesto una perizia psichiatrica. L’imputato si era allontanato da una struttura specializzata e soffre di disturbi mentali. Il perito ha confermato la totale incapacità di intendere e di volere. La difesa si è comunque rivolta ai giudici della Corte d’appello nissena, che hanno accolto le richieste. Dovranno essere di nuovo i magistrati del tribunale gelese a valutare il caso.

Il legale ha sottolineato che già il perito aveva escluso la totale incapacità di stare in giudizio di Pizzardi e quindi anche il procedimento doveva essere sospeso, senza arrivare ad una pronuncia.

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