Gela. Alessandro Pellegrino rimane in carcere, a Balate.
Arresto convalidato ma cambia l’accusa. Il suo arresto è stato convalidato dal giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro. Il venticinquenne è accusato di aver sparato in via Generale Cascino, colpendo al piede il diciannovenne Giuseppe Trubia. Gli spari hanno raggiunto anche la vettura del segretario del circolo Pd “Gela Città” Giuseppe Licata, fermo casualmente in quella zona. Gli agenti di polizia del commissariato lo hanno identificato e frmato dopo qualche ora. Cambia, però, la contestazione mossa al giovane. Non più duplice tentato omicidio ma lesioni volontarie. La richiesta di riqualificare l’accusa è arrivata dalla procura. E’ il pm Antonio D’Antona che sta coordinando l’indagine scattata dopo l’azione di fuoco di venerdì. Pellegrino, difeso dall’avvocato Giacomo Ventura, si è presentato davanti al giudice delle indagini preliminari Veronica Vaccaro per l’interrogatorio di garanzia. Ha scelto di non rispondere alle domande del magistrato.
Tosto va ai domiciliari. Lascia il carcere di Balate, invece, il ventiduenne Orazio Tosto. Il giovanissimo è stato arrestato dagli agenti di polizia, subito dopo l’avvio dei controlli e delle perquisizioni succesive agli spari in via Generale Cascino. In un garage a sua disposizione, gli investigatori hanno ritrovato una Beretta calibro 6,35 con la matricola abrasa. E’ accusato di aver detenuto un’arma clandestina. Il suo legale di fiducia, l’avvocato Carmelo Tuccio, ha presentato una dettagliata documentazione dalla quale si evince il limitato grado di pericolosità di un caibro tanto ridotto. Per la difesa, inoltre, Tosto non avrebbe avuto nessun ruolo nell’azione di fuoco di via Cascino. Il pm Antonio D’Antona ha comunque chiesto la conferma della custodia in carcere. Il gip Vaccaro, invece, accogliendo le richieste della difesa ha comunque convalidato l’arresto ma disposto il trasferimento ai domiciliari.