Gela. Ha sferrato un calcio nelle parti intime del proprio fidanzatino, causandogli un trauma testicolare. La lite tra una giovane coppia ha rischiato di avere gravi conseguenze, oltre ad accendere ancora una volta i riflettori sulle carenze dell’offerta sanitaria del presidio ospedaliero “Vittorio Emanuele”, non solo in fase covid-19. Infatti, nelle ore notturne, il reparto di Urologia del “Vittorio Emanuele” resta chiuso per carenza di medici. Una vera mazzata per una unità operativa, diretta da Nuccio Condorelli, capace di garantire una tecnica innovativa contro l’ipertrofia prostatica benigna con un trattamento per via endoscopica e senza ricorrere all’intervento chirurgico. La carenza di camici bianchi, nonostante gli annunci del manager dell’Asp cl2, Alessandro Caltagirone, non agevolano il salto di qualità del reparto dell’ospedale del rione Caposoprano a vantaggio della più qualificata struttura del capoluogo nisseno. La vicenda, rimasta immutata, legata all’assenza di urologi, sfociata nello “spostamento dei turni di pronta reperibilità dall’ospedale “Vittorio Emanuele” al “Sant’Elia” di Caltanissetta (dalle 14 alle 9, compresi i giorni festivi)”, era stata cavalcata da Ketty Damante (deputata all’Ars del M5s), Michele Mancuso (deputato all’Ars di Forza Italia), Rosario Trainito (presidente commissione consiliare Sanita), Ignazio Giudice (segreteria provinciale Cgil) scatenando anche una sterile replica del direttore generale che aveva provato a nascondere la chiusura del reparto dalle 14 alle 9 del mattino.
I medici del Pronto soccorso di via Palazzi, che hanno prestato le prime cure del caso al diciassettenne accertando il trauma testicolare, sono stati costretti ad ammettere la mancanza di un urologo in città e ricorrere ai ripari ordinandone il trasferimento presso l’Urologia del presidio ospedaliero “Sant’Elia” di Caltanissetta, dove invece è garantito il servizio continuo h24. Dalle prime indiscrezioni trapelate, pare che sia stata una scena di gelosia a fare scattare la scintilla tra i due minorenni e la reazione incontrollata della giovane. A causa del calcio il diciassettenne dovrà rimanere a riposo per alcuni giorni.