Gela. Dialogo con tutti in consiglio comunale, anche con il Pd, ma nessun vincolo politico, neppure con i dem. Il neo consigliere Paola Giudice, eletta nelle liste dell’imprenditore Maurizio Melfa, si ritiene opposizione alla giunta del sindaco Lucio Greco, confermando quello che ha pubblicamente ribadito prima del ballottaggio del 12 maggio. “Ho subito preso le distanze dalla scelta di Maurizio Melfa che ha appoggiato il candidato leghista Giuseppe Spata – spiega – per me, al ballottaggio c’erano due candidati di centrodestra e non ho sostenuto nessuno, lasciando libertà di coscienza. In consiglio comunale, mi ritengo un’indipendente di sinistra, all’opposizione”. La sua candidatura all’assise civica è stata spinta anche da una parte del sindacato locale, che da tempo ormai non è più vicino al gruppo cittadino del Pd, schierato invece nella coalizione “civica” del neo sindaco Lucio Greco. L’arrivo dell’avvocato Giudice tra i banchi d’aula potrebbe consentire di riallacciare legami nell’area di centrosinistra? Lei appare piuttosto cauta.
“Non credo che, al momento, ci siano i presupposti – conclude – mi sono dichiarata indipendente di sinistra, perché questa è la mia storia politica. Non sono iscritta al Partito Democratico e non è mia intenzione farlo. Dialogo? Si può dialogare con tutti, non solo con il Pd. In una sana opposizione valuterò atto per atto, da qualunque parte provenga”. Sarà molto difficile ricostruire un fronte di centrosinistra, ormai fin troppo atomizzato, almeno rispetto al recente passato.
