Gela. Se la politica attende il nuovo corso amministrativo che uscirà dalle urne di inizio giugno, la burocrazia comunale si trova invece a sostenere una situazione generale per nulla vicina a livelli di adeguatezza. A Palazzo di Città, come più volte evidenziato, mancano tanti dirigenti e il dissesto non è terreno fertile per concorsi e nuove assunzioni. Lo stesso personale, negli uffici, è decisamente sotto soglia. I dipendenti, come già ricordato, stanno cercando di capire se potranno arrivare le somme delle progressioni orizzontali. I dirigenti, invece, di certo avranno la retribuzione di posizione, prevista dal Contratto collettivo e dagli accordi stipulati. A riconoscere le somme, un provvedimento rilasciato dal settore affari generali. Il fondo costituito per questa particolare voce ammontava a poco più di 261mila euro. L’85 per cento, ovvero 222mila euro, è destinato alla retribuzione di posizione dei dirigenti, compresi “i conguagli a far data dall’1 gennaio 2024”.
Il via libera è arrivato a seguito, tra le altre cose, della “pesatura” delle posizioni vagliata dall’Organismo indipendente di valutazione. Un atto che a Palazzo di Città, tra gli uffici, qualche malumore pare lo abbia creato, soprattutto fra il personale, in special modo in un periodo di dissesto, con tanti interim e con le difficoltà che si susseguono in tutti i settori.