Gela. I carabinieri, nella sua abitazione, trovarono cocaina, hashish e marijuana, sequestrando circa cinquemila euro e tra le altre cose un sistema per rilevare microspie e un bilancino di precisione. E’ stato definito il rito alternativo per il ventunenne Giovanni Bonelli, assistito dal legale Rosario Prudenti. Il giovane venne inoltre coinvolto nell’inchiesta “Smart working”, sempre per ipotesi di spaccio di sostanze stupefacenti. Bonelli, con l’assenso della procura, patteggerà.
Era già stato autorizzato il giudizio immediato, dato che i pm della procura hanno considerato evidenti i fatti addebitatigli. I soldi, probabilmente legati allo spaccio, erano nascosti in un altro immobile, nella disponibilità di un familiare. Subito dopo l’arresto, rilasciando dichiarazioni spontanee, riferì che la droga era per uso personale.