“In carcere ci sono positivi al Covid”, trentasettenne gelese chiede misura alternativa

 
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Gela. E’ in attesa del giudizio, successivo all’indagine antimafia “Stella cadente”. Il trentasettenne Gianluca Parisi, detenuto ne carcere lombardo di Voghera, ha però chiesto di lasciarlo. La difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello, ha avanzato istanza per una misura alternativa. Nelle struttura penitenziaria in provincia di Pavia, infatti, si sono susseguiti i casi di positività al Covid e il difensore del trentasettenne ritiene che non siano garantite le misure minime di prevenzione, soprattutto all’interno delle celle. L’istanza è stata respinta dal gip del tribunale di Caltanissetta, ma il legale si è già rivolto ai giudici nisseni del riesame. Si fa leva sul contenuto di un’ordinanza, emessa di recente dal giudice delle indagini preliminari del tribunale di Potenza, che invece ha ritenuto che con l’allerta Covid in atto sia necessario garantire misure alternative alla detenzione, quando ce ne siano le condizioni.

Parisi non è l’unico detenuto gelese del carcere di Voghera ad aver chiesto di lasciarlo. Uno degli imputati nel giudizio “Redivivi”, già nelle scorse settimane, dopo i primi episodi di positività al Covid riscontrati nella struttura, ha avanzato istanza per ottenere una misura differente.

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