In aula mancano i dirigenti…disertano anche il sindaco e il vice: “A Berlino e a Malta però ci vanno”

 
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Gela. In aula, mancano i dirigenti e non si sono visti neanche il sindaco Domenico Messinese e il suo vice Simone Siciliano (c’erano gli assessori Valentino Granvillano e Giovambattista Mauro). Per la terza volta, nell’arco di pochi giorni, seduta rinviata, senza l’approvazione dei regolamenti all’ordine del giorno, compresi quello di polizia mortuaria e quello che dovrebbe mettere ordine alla gestione degli impianti sportivi comunali. E’ stata una continua posposizione, dovuta ai dubbi sollevati dai consiglieri, che non hanno potuto avere risposte dai dirigenti, assenti. Sia il capogruppo di Noi con l’Italia Vincenzo Cirignotta sia il dem Guido Siragusa (che ha esposto il regolamento per la gestione degli impianti sportivi comunali) hanno sostenuto la necessità di rinviare la trattazione dell’atto, vista l’assenza del dirigente del settore. L’altro dem Salvatore Gallo ha tagliato corto. “Da tre sedute – ha spiegato – in aula, non si presentano né il sindaco Domenico Messinese né l’assessore Simone Siciliano. Sono prontissimi ad andare in tv e su tutti i media. Non si fanno problemi ad andare a Palermo, Berlino e perfino Malta, ma in aula non si presentano né riescono ad imporre la presenza dei dirigenti. Sedute pagate per non produrre atti. Questo devono sapere i cittadini e non certamente per colpa dei consiglieri. Hanno capito di essere in enorme difficoltà. Sono riusciti a convincere pochi consiglieri a sostenerli. Così, non si presentano. Ma se uno si atteggia a leader, dovrebbe farlo sempre, anche quando prendi batoste. Che sia chiaro, il Pd sostiene il rinvio della seduta ma chiede che i dirigenti vengano in aula, visto che la giunta non ha la forza neanche di imporre questa presenza. Del resto, parliamo della stessa giunta che, dopo tre anni, chiude un accordo di programma con dieci milioni di euro”.

“Individuare i responsabili”. Ancora più netto, in chiusura di seduta, è stato Carmelo Casano. “Chiedo al segretario generale – ha detto – di avviare il procedimento per individuare gli eventuali responsabili, che ci hanno costretti a rinviare di seduta in seduta. Qualcuno dovrà pur spiegare cosa è accaduto e perché il consiglio non sia stato messo nelle condizioni di lavorare”. In aula, si tornerà mercoledì prossimo.

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