Gela. Ancora una volta il versamento dei tributi arretrati rispetto alle attività estrattive condotte da Enimed lungo la costa locale. Un capitolo che ha riservato più passaggi giudiziari, poi diventati favorevoli per le casse comunali. In diverse occasioni, infatti, è stato riconosciuto il diritto dell’ente ad ottenere i pagamenti da parte di Enimed, per le piattaforme a largo. E’ accaduto pure per Imu e Tasi, per gli anni 2016, 2017 e 2018. I ricorsi della multinazionale non sono stati accolti dalla giustizia tributaria. La vicenda si ripropone, dato che la stessa azienda ha attivato un’iniziativa “avverso l’avviso di accertamento esecutivo” per Imu e Tasi 2017 rilasciato dal Comune di Butera. E’ stato chiamato in causa pure il Comune di Gela e l’amministrazione ha disposto di costituirsi nel procedimento.
E’ stato affidato incarico al legale Alessandro Dagnino, che già ha seguito il Comune in altri procedimenti dello stesso tipo. La multinazionale del gruppo Eni ha più volte contestato gli avvisi di accertamento per i tributi richiesti dagli enti territoriali sulle piattaforme e sulle attività svolte lungo la costa.