“Impegnati per superare la crisi idrica”, Di Stefano: “Non prendiamo lezioni da Greco e da PeR”

 
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Il sindaco Terenziano Di Stefano

Gela. “Non sanno nemmeno di cosa parlano”. Il sindaco Terenziano Di Stefano, che in questi giorni è stato impegnato in una trasferta istituzionale a Roma per diversi incontri ministeriali, non ha comunque mancato di valutare quello che sta accadendo in città e le vicende dell’emergenza idrica si sono correlate, in questa fase, ad affondi politici contro la sua amministrazione. L’ex sindaco Lucio Greco e il gruppo del laboratorio “PeR” hanno avanzato rimostranze pesanti sul suo operato e su quello della giunta. “Forse, qualcuno non ha capito che da subito abbiamo affrontato una delle crisi idriche regionali più gravi di sempre – spiega – ci siamo messi al lavoro mentre altri ancora cercavano di capire come fossero andate le elezioni oppure si preparavano a ricorsi o ancora ad accuse via social. L’emergenza idrica vissuta in centri vicini come Agrigento, Caltanissetta o San Cataldo, in città nel periodo tra luglio e agosto non si è vista. Siamo intervenuti a Manfria, per dare risposte pure a chi vive in quella zona. Purtroppo, la rottura di una condotta di Siciliacque, sulla quale il Comune non ha alcuna competenza, ha determinato problemi. E’ stata ripristinata ma ci vogliono tecnicamente almeno fino a dieci giorni affinché il flusso diventi costante e possa raggiungere tutti. Giorno dopo giorno abbiamo raccolto segnalazioni dei cittadini e ci accorgiamo che iniziano fortunatamente a diminuire. Chi critica in modo strumentale non sa nulla del lavoro fatto nel tavolo prefettizio, insieme alle autorità e all’Ati”.

Il sindaco mette paletti politici chiari. “Greco? Non dimentichiamoci le autobotti messe in piazza. Ancora oggi, nessuno ha capito cosa volesse fare sulla questione idrica – precisa – non prendiamo lezioni da chi ha governato la città senza aver risolto la questione o da chi addirittura, con l’amministrazione della quale ha fatto parte, ha proprio voluto l’arrivo di Caltaqua e della gestione privata del servizio. Si mettano a servizio della città, piuttosto. A noi, non interessano le carriere politiche. Vogliamo solo affrontare e risolvere alcuni dei problemi atavici di questo territorio. Poi, potremmo farci da parte perché non abbiamo scopi elettorali oppure di collocazione. Sfido chiunque a dire che la nostra amministrazione non stia facendo di tutto, grazie anche all’assessore Franzone, per cercare di dare la normalità idrica a questa città, in un periodo di carenza enorme, regionale e nazionale”.

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