Gela. E’ atteso ormai da oltre un anno, ma non è ancora arrivato in consiglio comunale. Il regolamento per la gestione degli immobili abusivi è diventato ancora più delicato, soprattutto perché i magistrati della procura continuano ad attendere che Palazzo di Città inizi a dare seguito alle ordinanze, assumendo i provvedimenti del caso, comprese le demolizioni degli immobili non più sanabili. Negli scorsi giorni, dal settore patrimonio sono state emesse diverse ordinanze che impongono lo sgombero di immobili abusivi, a Settefarine e Carrubbazza, ormai acquisiti al patrimonio indisponibile del Comune. Chi ci vive deve lasciarli. Senza un regolamento dettagliato che possa fare chiarezza sull’eventuale destino di questi immobili, la situazione potrebbe farsi instabile, alimentando una preoccupante tensione sociale. I componenti della commissione consiliare urbanistica, che hanno lavorato al regolamento facendo anche i conti con i silenzi della Regione, attendono riscontri dal dirigente del settore patrimonio, al quale il regolamento è stato trasmesso, anche per eventuali modifiche da apportare. Domani, dovrebbe tenersi un confronto con il dirigente Simonetta Guzzardi, convocata in commissione. Il presidente Giuseppe Morselli e gli altri componenti Vincenzo Cascino, Gabriele Pellegrino, Alessandra Ascia e Diego Iaglietti, cercheranno di valutare se a questo punto il regolamento possa essere trasmesso alla presidenza del consiglio, per la successiva discussione in aula, oppure se dovranno esserci nuovi approfondimenti per adeguarlo alla normativa vigente.
In città, la percentuale di immobili abusivi, anche in base ai dati forniti dalla Regione, è tra le più elevate dell’isola e ad oggi le pratiche definite sono poche, un numero non idoneo e che continua ad essere tenuto sotto stretta osservazione dai pm della procura.
