Immobili abusivi, l'opposizione si sente spalle al muro: "Solo offese da maggioranza"

Dall'opposizione, soprattutto da chi fa parte della commissione consiliare urbanistica, che ha rilasciato parere non favorevole agli atti (comunque non vincolante), arrivano nuovi strali rispetto al modus operandi, anche politico, della maggioranza

16 dicembre 2025 16:15
Immobili abusivi, l'opposizione si sente spalle al muro: "Solo offese da maggioranza" -
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Gela. Come abbiamo riferito ieri, l'assise civica ha rilasciato il proprio sì ai due atti portati in aula per la dichiarazione di pubblica utilità di immobili abusivi, già acquisiti al patrimonio comunale. Se la maggioranza, con la sola assenza del capogruppo Pd Gaetano Orlando, ha dato il proprio assenso compatto, sulla base di quanto riferito sia dal sindaco Terenziano Di Stefano sia dal segretario generale Giovanni Curaba, l'opposizione ha espresso tanti dubbi e i tre consiglieri presenti ai lavori, Grazia Cosentino, Antonella Di Benedetto e Cristina Oliveri, hanno esposto il loro no, facendo richiamo a manchevolezze degli atti, con in testa quelle sulla relazione circa le condizioni strutturali degli immobili e sulla conseguente destinazione d'uso. Proprio dall'opposizione, soprattutto da chi fa parte della commissione consiliare urbanistica, che ha rilasciato parere non favorevole agli atti (comunque non vincolante), arrivano nuovi strali rispetto al modus operandi, anche politico, della maggioranza. "Per l’ennesima volta, i consiglieri di opposizione hanno subito un nuovo attacco personale da una parte della maggioranza, nel corso della seduta del consiglio comunale dedicata alla dichiarazione di pubblica utilità degli immobili abusivi. Esaminare gli atti, valutarli nella loro complessità e non ubbidire solo agli ordini di scuderia dovrebbe essere l’obiettivo primario di ognuno di noi. Invece, si viene tacciati, spesso in maniera anche spropositata, solo perché si esce dal coro e si ragiona cercando di perseguire il bene dell’ente pubblico e non già il consenso popolare. Siamo i neofiti della politica, coloro i quali si sono buttati, alle scorse amministrative, nell’agone politico non per perseguire un fine personale ma perché fermamente convinti di poter dare un contributo fattivo alla gestione della pubblica amministrazione. La nostra votazione favorevole a moltissimi atti proposti dall’amministrazione, ne è la riprova. Ora, che un ingegnere non sappia leggere una sentenza o non la sappia interpretare, ci potrebbe pure stare. Il fatto che lascia basiti è che queste accuse vengano da esimi avvocati, che magari abbiano letto male o male interpretato la sentenza citata in consiglio comunale. L’accusa poi che una commissione consiliare si sia convocata da remoto, attesa l’urgenza manifestata dal presidente del consiglio, dando atto che, vista la modalità, non si sarebbe percepito alcun gettone di presenza, togliendo tempo alla propria attività personale e collegandosi con mezzi propri, abbia procurato danno erariale assume contorni paradossali. Il consigliere che ci ha, secondo lui, voluto ridicolizzare sulla incompetenza perché non siamo a conoscenza, a suo dire, nemmeno del funzionamento delle commissioni, dovrebbe ringraziare, invece, chi ha impegnato il proprio tempo in una attività che, sebbene il parere non sia vincolante, ha portato tutti i consiglieri a conoscenza di sentenze, di valutazioni che andrebbero fatte prima di esprimersi tout court solo perché appartenenti alla maggioranza. Non è questo il ruolo del consigliere. Il consigliere deve avere obiettività e libertà di valutazione. Per fortuna viviamo in uno stato democratico e non subiamo un regime dittatoriale. Ci auguriamo che per il futuro la maggioranza abbassi i toni e, piuttosto che offendere, argomenti il dissenso o l’approvazione. Per il bene della città sempre invocato da tutti", fanno sapere i consiglieri di opposizione, con in testa quelli che hanno redatto il parere non favorevole, Grazia Cosentino, Gabriele Pellegrino e Alberto Zappietro (parere privo di efficacia per la modalità scelta nel redigerlo). Una posizione sostenuta dagli altri esponenti che non si rivedono nella maggioranza, il forzista Antonino Biundo, i consiglieri Dc Giuseppe Guastella e Armando Irti, la meloniana Sara Cavallo e l'indipendente Cristina Oliveri. "Ieri sera, purtroppo, abbiamo assistito all’inizio di un nuovo corso, interrotto qualche anno fa, che porterà l’ente a nuove esposizioni finanziarie e, la cosa che ci preoccupa di più, ad avere un patrimonio immobiliare che, senza le dovute accortezze, ricordiamo a tutti che non siamo ancora usciti dal dissesto, ragione per cui l’ente non potra sostenere certe spese, rappresenterà un degrado urbanistico, come nel caso dell'edificio di via Marsala, che appesantirà ulteriormente gli scempi degli ultimi decenni. E non basteranno milioni di piantine di ciclamini ad attutirne l’impatto. Ripassiamo tutti insieme il concetto di decoro urbano e di rispetto per il tessuto urbanistico già gravemente e irrimediabilmente sconvolto da decenni di abusivismo selvaggio", concludono.

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