Gela. Alcune segnalazioni, mesi fa, fecero maturare il sospetto che un anziano (ottantaseienne) avesse forse intenzione di uccidere la moglie, una donna di ottanta anni, o comunque di causarle gravi conseguenze fisiche. Alcuni residenti della zona, nella quale risiedono i coniugi, segnalarono strani episodi. Addirittura, il tentativo da parte dell’anziano di far precipitare la consorte giù dal balcone di casa. Accuse che adesso sono del tutto escluse. L’indagine nei suoi confronti è stata archiviata. Già lo scorso dicembre, assistito dall’avvocato Joseph Donegani, l’anziano, interrogato dai carabinieri, spiegò che in realtà stava cercando in tutti i modi di far recedere la moglie da intenti suicidi. La donna soffre di turbe psichiche e in più occasioni si sarebbe inflitta ferite, tentando anche di togliersi la vita.
Inizialmente, davanti ai sospetti di violenze, era stato proposto l’allontanamento dell’anziano dall’abitazione di famiglia. Provvedimento che non venne autorizzato. La difesa riuscì a dimostrare che l’unico obiettivo dell’uomo era evitare che la moglie potesse andare incontro ad azioni estreme.