“Il sindaco non ha bisogno di un Pd come nume tutelare”, D’Arma: “Si eviti il monopolio, serve lealtà”

 
0

Gela. Nel recente congresso cittadino hanno ribadito di rivedersi nel progetto amministrativo del sindaco Di Stefano, che hanno sostenuto fin dall’inizio. I comunisti non sono più rappresentati in giunta ma guardano con molta attenzione alle dinamiche in essere. Il presidente D’Arma, negli equilibri dell’alleanza, invita a evitare “un monopolio”, rivolgendosi ai dem, che hanno appena ottenuto la vicesindacatura per l’assessore Fava e ulteriori deleghe per l’altro esponente in giunta, Di Cristina. L’ex segretario cittadino e provinciale del Pd, ieri, ha ricordato che il rapporto ammimistrativo e politico tra dem e Di Stefano è “totalizzante”. “Ostentare il peso dei numeri e ribadire pedissequamente che i dem sono a sostegno del sindaco, quasi a voler significare che Di Stefano sia sotto la loro tutela è fuori luogo. Non esiste un partito con due assessori e il vicesindaco che non testimoni vicinanza al sindaco. Il primo cittadino – dice D’Arma – non ha bisogno di numi tutelari ma di lealtà e operosità, da parte di tutti gli alleati. Proprio il Pd dovrebbe farsene carico, evitando il mopolio”.

Secondo il dirigente Pci, le provinciali di secondo livello, con la coalizione del “modello Gela” destinata a essere guidata da Di Stefano, potranno dire molto. “Sulla Provincia, l’accettazione del sindaco Di Stefano è legata alla certezza della rispondenza delle forze alleate nei diversi consigli comunali. Le elezioni provinciali di secondo livello, demandate ai soli consiglieri e ai sindaci, sarà il banco di prova per quei furbetti che giocano con due palloni. Auguro al caro Peppe Di Cristina una buona missione nella direzione del Pd – conclude – chiariscano comunque se sono carne o pesce o se sono ancora alla ricerca dell’identità perduta”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here