Il segreto più antico di Gela: la Chiesa di Sant’Agostino e l’enigma delle origini medievali

Scopri la Chiesa di Sant’Agostino a Gela, il più antico tempio della città (1439) e custode di misteri architettonici medievali.

A cura di Redazione
08 settembre 2025 19:00
Il segreto più antico di Gela: la Chiesa di Sant’Agostino e l’enigma delle origini medievali - Foto: Luca83/Wikipedia
Foto: Luca83/Wikipedia
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Nel cuore del centro storico di Gela si erge la Chiesa di Sant’Agostino, considerata il tempio più antico della città. Fondata nel 1439 come oratorio dei padri eremitani di Sant’Agostino, sopravvisse a secoli di guerre, terremoti e mutamenti urbanistici, rimanendo uno dei pochi testimoni dell’architettura religiosa medievale siciliana sopravvissuti nel litorale sud-orientale. Il suo stile semplice, lontano dalla monumentalità barocca che caratterizzerà Gela nei secoli successivi, ne fa una rarità storica e artistica.

L’origine quattrocentesca e il legame con gli agostiniani

La chiesa venne costruita nel 1439 dai monaci agostiniani che, in pieno Medioevo, avevano fondato una piccola comunità nel borgo allora racchiuso dalle mura aragonesi. Il complesso serviva inizialmente come oratorio privato e punto di raccolta per le attività caritative dell’ordine.
Il suo impianto architettonico, a navata unica con abside rettangolare, conserva elementi gotico-catalani sobri ma suggestivi: archi a sesto acuto e murature in pietra calcarea locale. Nonostante le trasformazioni subite nei secoli, l’edificio mantiene ancora oggi l’impianto originario quattrocentesco, rendendolo uno degli esempi più antichi di edilizia sacra nel gelese.

Dal Medioevo al presente: un simbolo sopravvissuto

Nel corso dei secoli, la Chiesa di Sant’Agostino ha vissuto momenti di abbandono e rinascita. Durante il XVI e XVII secolo subì ampliamenti minori e restauri successivi alle incursioni piratesche che colpirono Gela, mentre nel XX secolo fu dichiarata monumento di interesse storico-artistico. Oggi rappresenta l’unico edificio religioso di epoca medievale ancora visibile a Gela, sopravvissuto alle demolizioni postbelliche e alle trasformazioni urbanistiche del Novecento. La sua posizione strategica, poco distante dall’attuale corso Vittorio Emanuele, la rende tappa imprescindibile per chi voglia esplorare la memoria medievale della città.

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