ROMA (ITALPRESS) – Nonostante le difficoltà logistiche ed economiche causate dalla pandemia, l’appuntamento con il SalinaDocFest, festival internazionale del documentario narrativo, raddoppia. La XIV edizione per la prima volta vedrà un’anteprima di due giorni nella Capitale, dal 18 al 20 settembre, per poi spostarsi sull’isola di Salina, dal 24 al 26 settembre. “Lo zoccolo duro del festival è e rimane il documentario narrativo – ha spiegato Giovanna Taviani, fondatrice e direttrice della manifestazione -. Quest’anno abbiamo scelto il tema dei giovani, in particolare giovani che raccontano altri giovani, quelli che vanno oltre gli episodi di bullismo e di cronaca. I finanziamenti pubblici sono stati molto in forse e nonostante questo abbiamo raddoppiato con una grande anteprima portando il festival a Roma”. A dare sostegno al festival ci sarà la Banca del Fucino (Gruppo Bancario Igea Banca): “Quando ho incontrato Giovanna Taviani prima dell’estate – ha raccontato il direttore generale Francesco Maiolini – era molto preoccupata perchè i finanziamenti pubblici non erano stati ancora deliberati, il turismo aveva fatto mancare il supporto al festival, per ovvie ragioni. Stiamo facendo un’esperienza che abbiamo già sperimentato con il Teatro dell’Opera di Roma: sponsorizzare il teatro vuoto – ha detto Maiolini -. Se ci si pensa potrebbe essere un’operazione discutibile ma bisogna avere la forza, in questo momento, di sponsorizzare i teatri vuoti affinchè si riempiano, cercare di guardare oltre. Oggi la sponsorizzazione deve essere un mezzo per ripartire”. Lo spettacolo e la cultura devono essere il volano per un rilancio del sistema Italia, secondo Mauro Masi, presidente della Banca del Fucino: “Noi crediamo molto al sostegno alla cultura, allo spettacolo e alle arti del nostro Paese. E’ importante non soltanto per i valori culturali e sociali ma anche sotto l’aspetto economico. E’ una convinzione che abbiamo come Banca del Fucino e il sostegno a questo festival ne è la conferma”. Nelle tre mattinate del Festival saranno proiettati i 6 documentari in concorso, alla presenza dei registi. “Movida” di Alessandro Padovani e “Blocconove” di Michele Silva, Federico Frefel e Lèa Delbès, saranno le due anteprime mondiali del festival. Il festival sarà anche l’occasione per ricordare un grande regista italiano come Ettore Scola, e proprio su di lui sarà incentrato il documentario “Ridendo e scherzando. Ritratto di un regista all’italiana” delle figlie Paola e Silvia Scola che saranno accompagnate da Pierfrancesco Diliberto, in arte PIF, e che sarà proiettato il 20 settembre, nella serata conclusiva di Roma. (ITALPRESS).