Gela. Una convenzione con gli esperti dell’Università di Catania per lanciare coltivazioni sperimentali e creare una vera e propria filiera economica, a supporto del territorio.
Gli esperti dell’università di Catania. L’intesa tra l’amministrazione comunale e l’università etnea è stata siglata negli scorsi giorni. A sancire il percorso da seguire, però, sono stati soprattutto gli operatori che si sono associati sotto la denominazione di Leopoldia. “L’obiettivo è chiaro – spiega l’assessore Simone Siciliano – non si vogliano avviare coltivazioni sperimentali fini a sé stesse ma, invece, necessarie a sostenere una filiera economica molto più ampia. Siamo interessati al cotone così come alla canapa, senza escludere altre soluzioni, ovviamente tutte legate al tipo di territorio che abbiamo davanti”. Una conferma in questo senso arriva da uno dei produttori di Leopoldia, Francesco Vacirca. “Al momento siamo pochi operatori – dice – ma speriamo che i tanti sforzi fatti possano trovare soluzioni convincenti per tutti. Questo territorio non può essere etichettato solo per gli effetti dannosi dell’industrializzazione. E’ falso dire che l’intera Piana di Gela risenta della contaminazione. Ci sono aree che rappresentano una risorsa fondamentale. Da anni, cerchiamo di interagire con le istituzioni locali, solo per non far morire l’agricoltura locale”. Così, si punta a Campo Olivo e a rilanciare aree rimaste nel dimenticatoio per troppi anni.
