Gela. Hanno potuto usufruire del reddito di cittadinanza, nonostante annoverino pesanti precedenti penali per mafia. Sarebbero diversi i casi finiti sotto verifica in città, con tanto di indagini avviate dai magistrati della procura. Si ipotizza la violazione della normativa che ha istituito il reddito di cittadinanza, che vieta l’assegnazione del beneficio economico a chi abbia riportato condanne per fatti di criminalità organizzata. Le indagini, per parecchie posizioni, sono in corso, pare su più situazioni dello stesso tipo. Gli assegnatari finiti al centro dell’attenzione degli investigatori, nella gran parte dei casi, si sarebbero rivolti ad uffici locali, soprattutto con autocertificazioni. L’iter per riconoscergli il beneficio sarebbe partito, concludendosi con lo sblocco del contributo. C’è chi ha ricevuto il reddito di cittadinanza per lunghi periodi, nonostante le condanne riportate. Con l’avvio delle indagini e verifiche più accurate, sono però state riviste le posizioni di tanti beneficiari, che proprio per i loro trascorsi giudiziari si sono visti revocare il beneficio, ma solo a distanza di diverso tempo dall’iniziale riconoscimento.
Ora, potrebbero essere chiamati a risponderne davanti ai giudici, in attesa che i pm formalizzino le loro richieste. I pm della procura, da diverso tempo, stanno anche lavorando su altre vicende, sempre collegate al reddito di cittadinanza. Sotto indagine sono finiti molti assegnatari, scoperti a svolgere attività lavorativa in nero, soprattutto come venditori ambulanti di frutta e verdura.
Meglio tardi che mai . Speriamo restituiscano tutto quello non dovuto !!
Finalmente avete capito che ci sta gente che non paga le tasse e riceve il reddito di cittadinanza specialmente gli ambulanti!!!! Controllate specialmente c’è gente che ha bisogno veramente…. grazie alle forze dell’ordine