Gela. L’attenzione dell’amministrazione comunale ma anche della politica locale, sia dentro che fuori Palazzo di Città, è quasi del tutto rivolta alle sorti del bilancio di previsione, accompagnato da un parere negativo dei revisori che mette in discussione le basi portanti dello strumento finanziario. La scorsa settimana, il sindaco Lucio Greco ha annunciato la richiesta di un parere di un esperto esterno, individuato dall’Anci. Nell’attesa che si possano avere ragguagli ulteriori, la commissione consiliare bilancio, sempre la scorsa settimana, ha iniziato ad effettuare verifiche, per ora su uno degli atti propedeutici al bilancio, il piano delle alienazioni, anche in questo caso accompagnato da un parere negativo dei revisori. Il presidente Pierpaolo Grisanti e gli altri componenti della commissione (Davide Sincero, Alessandra Ascia, Salvatore Scerra e Giuseppe Spata) non hanno avuto, da subito, a disposizione le carte relative al bilancio. Gli approfondimenti avviati comunque non si fermano. I revisori sono stati sentiti in audizione, così come il funzionario che si sta occupando del piano delle alienazioni. Nei prossimi giorni, invece, sarà la volta del segretario generale Loredana Patti. Sarà sentita dai consiglieri, visto che proprio il segretario ha comunque un ruolo importante nelle procedure in atto e in quelle che porteranno all’eventuale trattazione in aula consiliare del bilancio e degli altri strumenti finanziari. Con un parere negativo così netto, sia in maggioranza che tra le fila dell’opposizione tanti iniziano a riflettere seriamente sul da farsi.
Senza le adeguate garanzie, avallare il bilancio di previsione diventa un terno al lotto, con lo spauracchio di eventuali responsabilità contabili. Uno scenario sul quale la commissione intende fare chiarezza, confrontandosi con il segretario generale, che di fatto è anche l’unico vero garante dei lavori d’aula e del rispetto della disciplina normativa. Anche la commissione non ha potuto far altro che notare le nette discrepanze emerse tra il parere rilasciato dai revisori e le controdeduzioni del dirigente Alberto Depetro, che invece è sicuro della stabilità dell’intera impalcatura finanziaria dell’ente.