Gela. Adesso toccherà ai tecnici del Ministero dell’ambiente decidere se sottoporre a valutazione di impatto ambientale il progetto per l’allungamento del molo di ponente del porto rifugio. I funzionari del Ministero dei beni culturali hanno inoltrato le loro osservazioni sulle possibili ricadute dei lavori. L’area di intervento viene considerata sensibile rispetto al ritrovamento di reperti, trovandosi a ridosso della zona archeologica di Caposoprano. Vengono indicate tutte le necessarie misure da osservare, che potrebbero comportare alcune modifiche sugli interventi. Inoltre, nella nota si precisa che i lavori potrebbero “determinare il probabile avanzamento della linea di costa a ridosso del molo di sopraflutto e l’arretramento dell’arenile sottoflutto”.
Tutti fattori che verranno presi in esame al Ministero dell’ambiente, fino a decidere se sottoporre il progetto all’iter della valutazione di impatto ambientale. Il procedimento è comunque avviato e anche il comitato pro-porto lo giudica come un passo favorevole, anche se non mancano i ritardi anche sul fronte del dragaggio del sito attuale.