Gela. Ufficialmente, l’appuntamento serale fissato a “Villa Dorica” era finalizzato a presentare la candidatura di Angelo Zappietro, sostenuto dal capogruppo
del Pd Vincenzo Cirignotta e da Enrico Vella, nella lista per l’assemblea nazionale del Partito Democratico a supporto di Michele Emiliano.
Consiglieri, imprenditori e professionisti. Il prato interno del locale, però, se l’è preso per intero il presidente della Regione Rosario Crocetta. “Io non mi faccio imbrigliare dal Partito Democratico – ha detto davanti ad un centinaio di sostenitori radunati intorno alla struttura – anche quando per la prima volta mi candidai a sindaco non mi voleva nessuno. Ma io non mi arrendo. Da quattro anni, dormo solo cinque ore a notte per portare avanti questa Sicilia. Abbiamo raggiunto risultati economici migliori rispetto a quelli del governo nazionale ma i complimenti li fanno a Renzi”. Sul prato del ristorante, oltre al democratico Vincenzo Cirignotta, ad Enrico Vella, dirigente regionale fedelissimo del presidente Rosario Crocetta, e ad Angelo Zappietro, c’erano il senatore Giuseppe Lumia, il consigliere del Megafono Sara Bonura ma anche il sindaco Domenico Messinese e il suo assessore Rocco D’Arma. Alla serata, si sono visti anche altri consiglieri comunali come Maria Pingo, Romina Morselli, Giuseppe Guastella e Giovanni Panebianco. Non mancavano imprenditori e professionisti vicini a Crocetta e al gruppo politico di Cirignotta e Vella.
“Non sono il pupo di nessuno…”. “Sulla mia tomba – ha proseguito l’ex sindaco – vorrei che fosse riportata una frase tratta dal Don Chisciotte di Cervantes, “siccome esco da questo palazzo nudo come sono entrato, allora forse ho governato come un angelo”. A differenza dei miei predecessori che, oggi, vivono in ville o case sontuose, io ho solo un appartamento in cooperativa. Rosario ero e Rosario sono”. Crocetta non rinuncia al Megafono e a questo aggiunge Riparte Sicilia. “Sono due gambe politiche, pronte a diventare due liste per le regionali – ha detto – tutte incentrate su un progetto sicilianista. Non sono il pupo di nessuno”. L’attuale presidente, che conferma la volontà di ricandidarsi, ha inanellato una serie di numeri e progetti. “Non è vero che ho dimenticato Gela – ha continuato – il porto rifugio va in gara e con il Patto per la Sicilia, ci sono progetti per trecento milioni di euro. Questa città, nei prossimi anni, sarà una città cantiere, con la possibilità di grantire nuova occupazione”. Un intervento, quello di Crocetta, iniziato prendendo per mano un bambino che, insieme ai compagni di scuola, negli scorsi giorni era andato a far visita ai palazzi della Regione. Dopo quella visita, però, era montata una piccola polemica, causata dal mancato regalo di un uovo di Pasqua, commentato anche sul profilo facebook del piccolo alunno. “Sono qui con lui – ha iniziato l’ex sindaco – perché gli ho spiegato che, quando sono venuti a trovarmi, avevo finito le uova da regalare. Non voleva essere una scortesia”. Concluso l’intervento, il prato è stato liberato e l’intrattenimento musicale è proseguito.