Il piano omicidiario contro Tona e Crocetta, assolti Casciana e Gambuto

 
0

Gela. Cade in appello la teoria del progetto di attentato al giudice Giovanbattista Tona, non quella all’ex sindaco Rosario Crocetta. Assolti Nicola Casciana e Alessandro Gambuto, condanne ridotte per Salvatore Terlati, Emanuele Argenti ed il collaboratore Francesco Vella.

Così il giudizio di secondo grado per il processo scaturito dall’operazione «Extrema Ratio», condotta dalla Dda e dalla Squadra Mobile che bloccò il presunto progetto omicidiario che la famiglia Emmanuello voleva portare a termine nei confronti del giudice Giovanbattista Tona e dell’ex sindaco Rosario Crocetta. In primo grado erano state inflitte 5 condanne e 3 assoluzioni. Casciana, difeso dall’avvocato Giacomo Ventura, era stato condannato a 6 anni, mentre Alessandro Gambuto, difeso dall’avvocato Sergio Iacona a 8. Pene ridotte per Emanuele Argenti di Carmelo, che passa da 10 anni e 8 mesi a 8 anni e mezzo, mentre la riduzione più sostanziosa l’ha ottenuto Salvatore Terlati (difeso dall’avvocato Flavio Sinatra, che passa da 16 a 9 anni in continuazione con altri reati relativi all’operazione Compendium. Undici anni per il pentito Ciccio Vella. Per l’accusa il progetto omicidiario per il giudice Tona era reale. In primo grado Casciana venne condannato per aver consentito incontri nel suo piazzale della sua concessionaria di auto usate tra Carmelo Barbieri e Giuseppe Lombardo. Ad accusare il commerciante era stato il pentito Puzzanghera, secondo cui il primo era a conoscenza del presunto progetto intimidatorio contro il giudice Giovanbattista Tona. E’ stato invece un altro collaboratore, Francesco Vella, a smentire Puzzanghera, fornendo una versione dei fatti completamente diversa. Su Gambuto l’avvocato Iacona era stato diretto. “Quest’uomo ha già subito due condanne ingiuste per il reato mafiosa, non ci può essere una terza ingiustizia”.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here