Il “peso” dei debiti sui rifiuti, “non vogliamo nascondere i tredici milioni”: i decreti non saranno impugnati

 
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Gela. I numeri legati ai rifiuti continuano ad essere al centro di tanti timori, non solo politici. Il debito da tredici milioni nei confronti dell’Ato. I componenti della commissione comunale bilancio, dopo l’audizione del commissario liquidatore dell’Ato Cl2 Giuseppe Panebianco e dei suoi revisori, hanno chiesto di verificare la sorte del debito da circa tredici milioni di euro che proprio il Comune deve ancora saldare all’Ato. Il presidente Salvatore Scerra e gli altri consiglieri Vincenzo Cirignotta, Sandra Bennici, Romina Morselli e Simone Morgana stanno cercando di comprendere le ragioni del mancato inserimento del maxi debito nel bilancio di previsione 2016. “Non c’è nessuna volontà politica di coprire il debito o di nasconderlo – spiega l’assessore Fabrizio Morello – si tratta di una massa debitoria comunque ancora non certificata, anche per questo motivo non è stato possibile inserirlo in bilancio. E’ chiaro, però, che le trattative con i funzionari dell’Ato stanno proseguendo, nel tentativo di arrivare ad una mediazione”. I tredici milioni di euro sono da legare soprattutto ai costi sostenuti, fin dal 2010, per il conferimento nella discarica Timpazzo.

I canoni non pagati a Tekra. Ma a tenere banco, però, sono anche i due milioni di euro che l’ente comunale deve ancora pagare all’azienda campana Tekra, titolare del servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti in città. Somme che andrebbero a coprire quattro canoni contrattuali ancora non saldati. Nelle scorse ore, in consiglio comunale, il punto è stato nuovamente “sfiorato”, senza però che si sia arrivati ad una votazione. I componenti della commissione bilancio e diversi altri consiglieri chiedono che il punto venga trattato alla presenza dei dirigenti comunali. “Ci sono due decreti ingiuntivi fatti pervenire da Tekra al Comune – spiega Vincenzo Cirignotta – la normativa in materia, però, prevede che in assenza di un verdetto già esecutivo ci sia la possibilità di valutare tutti gli atti legati al debito fuori bilancio. Allo stato attuale, sui quattro canoni non pagati a Tekra non c’è una sentenza definitiva”. L’amministrazione comunale, invece, mira all’approvazione del debito. “Aspettiamo solo il verdetto del consiglio comunale – ammette il vice sindaco Simone Siciliano – del resto, sono canoni mai pagati che vanno saldati. Opporsi ai decreti ingiuntivi? Non avrebbe senso. Stiamo solo cercando di trattare per fare in modo che gli interessi maturati non vadano ad aggravare ulteriormente l’onere finanziario”.

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