Gela. “Accuse stucchevoli”. Le definisce così il consigliere comunale
del Pd Guido Siragusa, riferendosi a quanto sostenuto dalla grillina Virginia Farruggia che, senza troppi giri di parole, ha contestato le scelte della presidente del consiglio Alessandra Ascia, alla fine decisa a non convocare la seduta di consiglio per la discussione sulla sfiducia.
“Solo fantapolitica”. Un passo successivo al dietrofront dell’indipendente Maria Pingo, pronta a depennare la firma apposta sul documento unitario. Una decisione, stando al consigliere del Movimento cinquestelle, potenzialmente capace di smascherare le reali intenzioni dei dem, a cominciare da una tacita intesa con la giunta Messinese. “Il consigliere Farruggia – dice Siragusa – fa solo fantapolitica. Mette insieme Pd, Eni e Alternativa Popolare, senza capire che la gente ormai è stanca. Per mesi, hanno parlato di mozione di sfiducia, quasi facendo un favore al sindaco e alla sua giunta, liberi, in questo modo, di amministrare senza risultati”.
“Parla sempre di Eni”. Il dem Siragusa contrattacca, cercando di allontanare qualsiasi ipotesi di intesa con la giunta. “I veri responsabili di quello che sta accadendo in città – continua – sono proprio i cinquestelle che hanno sostenuto il loro candidato Domenico Messinese, per poi dileguarsi dopo pochi mesi, quando hanno capito che amministrare una città è un impegno gravoso, non essendo sufficienti solo gli slogan. Il presidente Ascia ha solo applicato quanto previsto anche dalla Regione, senza omissioni”. Quindi, niente “blocco” unico tra Pd, giunta e l’onnipresente Eni. “Il consigliere Farruggia parla sempre di Eni e costruisce castelli di sabbia – attacca l’esponente democratico – forse, vorrebbe trattare lei con l’azienda? Mi pare che non si sia tirata indietro quando c’era da trattare con tutti pur di mantenere la presidenza della commissione comunale ambiente e sanità”. La miccia nello scontro tra dem e grillini è di nuovo accesa, in attesa dell’esito elettorale.