Gela. Si è chiuso il cerchio dei diciotto della sfiducia. Anche il grillino Angelo Amato ha apposto la sua firma all’interno della circonferenza tracciata per raccoglierle tutte. Adesso, si attende che il fronte renda pubblico il testo della mozione che verrà depositato entro i primi giorni di settembre. “Questa è l’ulteriore prova della serietà delle nostre intenzioni – scrivono in una breve nota – vogliamo mandare a casa una giunta incapace e inconcludente, smentendo le voci di quanti ritenevano che si trattasse soltanto di uno sparuto gruppo di consiglieri. Siamo diciotto e siamo determinati ad andare fino in fondo. Vogliamo dare una risposta ai cittadini ormai delusi e consapevoli dell’inadeguatezza di questa amministrazione. Il fronte si rivolge al resto dell’assise civica. “Auspichiamo che la mozione possa comunque trovare il consenso di altri colleghi – concludono nella nota – al fine di raggiungere il numero minimo di venti consiglieri richiesto dalla legge per procedere alla sfiducia”.
I numeri anticipati dal blocco della sfiducia sono stati confermati, ma dovranno essere ribaditi in aula e serviranno almeno altri tre voti a favore della mozione. I dem, nonostante la volontà di presentare un proprio testo, si sono già detti favorevoli a votare la sfiducia. Il sindaco e la giunta quater dovranno trovare la contromossa, anche se è sempre più difficile. A sostegno della mozione dei pro-sfiducia ci sono i grillini Angelo Amato, Virginia Farruggia, Vincenzo Giudice e Simone Morgana, i consiglieri di Sicilia Futura Giuseppe Ventura, Cristian Malluzzo e Antonino Biundo, i centristi Vincenzo Cirignotta e Antonio Torrenti, il leghista Salvatore Farruggia, gli indipendenti Angela Di Modica, Carmelo Casano, Giuseppe Guastella e Salvatore Sammito, il dem Salvatore Gallo e i forzisti Salvatore Scerra, Sara Cavallo e Crocifisso Napolitano.