Gela. “Il confronto politico c’è già stato. Adesso, a noi, interessano i numeri veri dei progetti Eni”.
Un vertice a livello locale. Il segretario provinciale della Uiltec Maurizio Castania ribadisce la necessità di un confronto diretto con i vertici di raffineria e Enimed, nel tentativo di inquadrare, anche a livello di ricadute occupazionali, gli effetti del no alla piattaforma Prezioso K. “Dopo il vertice al Ministero dello sviluppo economico – dice ancora il sindacalista – sarà necessario che i manager Eni si aprano al dialogo a livello locale. Spero che entro i primi giorni di ottobre sia possibile organizzare una riunione con i responsabili dei progetti Eni in città. Solo in questo modo, capiremo in maniera certa quale potrà essere la ricaduta occupazionale, anche rispetto alla centrale a terra che dovrebbe assicurare la lavorazione di gas e idrocarburi estratti in mare”.
“Il sindaco è soddisfatto ma…”. Castania, al pari dei colleghi Gaetano Catania e Francesco Emiliani, segretari rispettivamente di Filctem Cgil e Femca Cisl, non sembra voler seguire, ad occhi chiusi, la scia “positiva” inaugurata dall’amministrazione comunale all’indomani del vertice romano dello scorso 19 settembre. “Il sindaco e il suo vice – conclude Castania – si sono detti soddisfatti rispetto alla decisione della rinuncia alla piattaforma Prezioso K. Secondo loro, il cambio di rotta, con la realizzazione di una centrale on shore avrà maggiori ricadute occupazionali, soprattutto sull’indotto, e servirà ad evitare il possibile impatto ambientale. Sono convinzioni, però, che vanno verificate con i numeri reali a disposizione di Eni”.