Il manager dell’Asp attratto dai soldi di compensazione Eni, Messinese: aveva la lista delle spese

 
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Gela. I 32 milioni di euro delle opere di compensazione della riconversione della Raffineria del colosso energetico Eni hanno fatto gola anche all’Asp di Caltanissetta.

Ad affermarlo è lo stesso Carmelo Iacono, direttore generale dell’Asp cl2, intervenuto a Palermo in una convocazione alla commissione regionale Sanità presieduta da Pippo Digiacomo.

“Ci siamo attivati anche con Eni per la costruzione di un servizio di prevenzione primaria – evidenzia il manager sanitario Iacono – Avevamo trovato e sottoposto una soluzione al sindaco Domenico Messinese. Tutto però si è presto arenato. Il primo cittadino ha detto che non era possibile spendere i soldi dell’Eni perché preoccupato che finissero a nord della provincia”.

Il primo cittadino ha confermato di avere stoppato quel tentativo avanzato dal direttore generale Iacono di potenziare la sanità nissena facendo leva su opere previste al Mise, il 4 novembre 2014, quale compensazione ad una attività economica cancellata con interventi di risanamento, rincarando la dose sulla sua posizione.

“Con Eni sembrava che il management dell’Asp nisseno avesse fatto una lista della spesa – tuona Domenico Messinese – con l’acquisto di attrezzature che servivano per l’Asp cl2 e non solo per Gela”. 

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