Gela. C’era anche un gelese tra gli oltre 1500 atleti che hanno dato il via all’ottava edizione della “Ironman 70.3”, la gara di triathlon più famosa al mondo approdata nel 2011 in Italia. Si tratta del trentunenne Adriano Ventura, ciclista del Velo Club, che ha raggiunto l’obiettivo di transitare sotto il traguardo di Pescara fermando il cronometro in 5 ore, 45 minuti e 43 secondi. Ha raggiunto l’obiettivo percorrendo, appunto, 70.3 miglia: 1,2 a nuoto, 56 in bicicletta e 13,1 a corsa.
Solo sotto il traguardo della “half Ironman”, categoria “30-34 anni”, Ventura ha compreso il vero significato della competizione.
“E’ stata una novità assoluta partecipare in una competizione a livello mondiale – racconta Adriano Ventura -. Con i professionisti non c’è confronto. Però la mia gara l’ho vinta. Arrivare sul traguardo è una soddisfazione immensa. Ho studiato il mio corpo, ho conosciuto limiti che non sapevo di avere. Una gara di triathlon è una porta verso l’esplorazione di se stesso, delle proprie capacità”.
“Tutti possiamo partecipare. La consiglio anche a chi non ha un fisico atletico. Basta prefissarsi un obiettivo. Ho inseguito il mio, ammirando chi – aggiunge Adriano -, come me era impegnato in una gara personale.
In gara mi sono imbattuto in due genitori-atleti, mamma e papà. Avevano al seguito i figli disabili trascinati prima a bordo di un canotto, per la prova di nuoto, e in carrozzina nelle altre due specialità. C’era anche una donna in gravidanza. Probabilmente racconterà al proprio figlio di avere condiviso questa esperienza quando lo teneva ancora in grembo”.
Il trentunenne gelese, Adriana Ventura, ha corso per il team “Triathlon Trapani” ma dal 2003 è un ciclista del “Velo Club Gela”, presieduto da Salvatore Aliotta.
A sostenerlo la moglie Salvina, ma nei programmi c’è già la partecipazione alla nona edizione ma nel percorso ancora più impegnativo.