Gela. Nessuna frode, il carburante analizzato rispondeva ai parametri chimici
richiesti dalla normativa in materia.
I controlli e i sequestri. Così, è arrivata l’assoluzione per la titolare di una stazione di servizio finita al centro di una serie di verifiche, effettuate anche dai funzionari dell’Agenzia delle dogane di Messina. Rosaria G. ha risposto alle accuse davanti al giudice Antonio Fiorenza. I magistrati della procura ipotizzavano l’utilizzo di acqua per modificare la consistenza chimica del gasolio, successivamente sequestrato. La donna ha sempre ribadito la regolarità delle procedure adottate. Il difensore di fiducia, il legale Valentino Granvillano, in aula ha prodotto una vasta documentazione, oltre alle risultanze di quanto indicato dal perito di parte, a sua volta sentito dal giudice. In sostanza, tutti i parametri sono risultati regolari. Così, il giudice ha emesso un verdetto favorevole, nonostante la richiesta di condanna, formulata invece dal pm Pamela Cellura.