Gela. Non ci sono le condizioni per una trattativa. I metalmeccanici di Fiom, Fim e Uilm hanno deciso di lasciare il tavolo di confronto avviato nella sede nissena di Sicindustria e tenteranno probabilmente già domani di verificare se la proprietà di Icel intenda assorbire tutti i ventidue lavoratori destinati a lasciare la Amarù, dopo che Eni ha deciso di sciogliere il rapporto contrattuale che la legava proprio all’azienda locale. I responsabili di Icel, infatti, avrebbero proposto l’assorbimento immediato solo di una parte degli operai. Una premessa che ha fatto subito desistere la triade dei metalmeccanici. I segretari provinciali Orazio Gauci, Angelo Sardella e Nicola Calabrese hanno deciso di non proseguire la riunione, fissata nel tardo pomeriggio di oggi. Per le tre sigle, invece, vanno assunti a tempo indeterminato tutti gli operai fuoriusciti da Amarù, senza escludere l’eventuale possibilità (se ci saranno le condizioni) di guardare anche a quelli della lista di disponibilità. “Sono state poste delle condizioni diverse rispetto a quelle preannunciate – dice il segretario provinciale della Fiom Orazio Gauci – non sono presupposti che possiamo accettare. Vanno assunti subito tutti i ventidue lavoratori”.
La segreteria provinciale dell’Ugl invece ha proseguito il confronto. “Già all’inizio era stato precisato che gli operai sarebbero stati assunti dopo che si fossero liberati dal rapporto contrattuale con Amarù – spiega il segretario Francesco Cacici – per noi, la trattativa prosegue regolarmente e siamo conviti che i lavoratori verranno assunti come da accordi. Si inizierà subito con i primi dieci”.