Gela. Il racconto dei tormentati primi anni del secondo dopoguerra in Sicilia e la strage di Portella della ginestra, l’eccidio commesso il 1° maggio 1947 in provincia di Palermo, da parte della banda di Salvatore Giuliano, che sparò contro la folla di contadini riuniti per celebrare la esta dei lavoratori, vengono riesaminati con un nuovo punto di vista nel docufulm di Maurizio Castagna presentato ieri pomeriggio alla libreria Orlando.
Partendo dal libro “Montelepre caput Mundi” l’autore ha portato alla luce i punti più oscuri del periodo attraverso articoli, i rapporti di indagine, le testimonianze dell’epoca, video e fotografine.Un’analisi puntuale del contesto storico internazionale nel quale si inserisce la strage che segna l’inizio della Repubblica italiana. Tanti i nomi: Salvatore Giuliano, Bernardo Mattarella, Salvatore Aldisio, Girolamo Li Causi, Palmiro Togliatti, Stalin e tanti altri ancora.
Nonostante non siano mai stati individuati i mandanti della strage di Portella della Ginestra, sono certe le responsabilità degli ambienti politici siciliani, con l’aiuto di alcune frange statunitensi, interessati a intimidire la popolazione contadina che reclamava la terra e aveva votato per il Blocco del popolo nelle elezioni del 1947 .
Il docufilm nasce dalla necessità di racontare alle nuove generazioni quella che viene definita dall’autore “la prima fake news”. Questo è infatti solo il primo step di un progetto che presto sbarcherà sulle piattaforme streaming.