Gela. L’ex sindaco Angelo Fasulo è diventato il capro espiatorio dei dem che vogliono riappacificarsi
con la città, soprattutto davanti al “disastro” Eni?
“Fasulo tradito da chi gli aveva dichiarato fedeltà”. Una versione che non sembra convincere proprio i consiglieri comunali del Pd, negli ultimi giorni risoluti nel contestare pesantemente quanto accaduto durante l’amministrazione Fasulo, ovviamente targata Partito Democratico. “Non c’è nessuna strategia di attacco politico verso l’ex sindaco – dice Guido Siragusa che a Fasulo è stato molto vicino durante la precedente sindacatura – a tradirlo non siamo certamente stati noi, dovrebbe guardare soprattutto tra quelli che gli avevano giurato fedeltà. In ogni caso, ci siamo limitati solo a fare un resoconto di quanto sta accadendo in città. Sarebbe da stupidi sostenere che la vicenda Eni non stia pesando sulle sorti dell’economica locale, lo ribadisco è stato un bagno di sangue occupazionale”. Per Siragusa, tra i più critici rispetto all’esito del protocollo d’intesa Eni di tre anni fa, il ruolo di Fasulo sarebbe stato tirato in ballo da altri. “C’è qualche esponente di spicco del centrosinistra in consiglio comunale – continua – che quando gli operai vengono a protestare in aula, interviene a loro favore, ma allo stesso tempo ha pesantissime responsabilità sull’intera vicenda. Ovviamente, non mi riferisco solo ad Eni ma anche alla questione rifiuti, che ancora oggi produce pesantissimi debiti”. Il riferimento all’attuale capogruppo di Sicilia Futura Giuseppe Ventura è piuttosto evidente. Il consigliere comunale, passato dal Pd al gruppo dell’ex ministro Salvatore Cardinale, viene ritenuto uno degli artefici di una sorta di strategia politica, bipartisan, volta ad isolare il gruppo del Pd. “Il nostro partito ci sarà anche dopo le elezioni regionali e non ha bisogno di strumentalizzazioni per andare avanti – continua Siragusa – su Eni, sui rifiuti, sulla sanità non abbiamo posizioni d’interesse da tutelare, che sia chiaro”.
“Su Eni la giunta è autoreferenziale”. I dem, quindi, avvisano soprattutto quelli che siedono tra i banchi del centrosinistra. “I consiglieri del Pd – conclude Siragusa – avevano avvisato Fasulo già prima della firma del protocollo di tre anni fa. Bisognava avere garanzie sui livelli occupazionali. Anche per questo motivo, oggi, rivedere quel protocollo non è utopia. Si tratterebbe solo di arrivare ad un’intesa diversa. Fare sistema come chiede il vicesindaco Simone Siciliano? Bisogna capire a cosa si riferisca. Fare sistema non significa seguirlo senza fiatare. L’autoreferenzialità della giunta rispetto alla questione Eni è sotto gli occhi di tutti. Fare sistema, per noi, significa confrontarsi prima di effettuare scelte cruciali”.
