Gela. Il consiglio comunale, questa sera, sembra pronto ad aprire ai tanti operai dell’indotto Eni che, da giorni, protestano anche all’interno dell’aula. A conclusione della conferenza dei capigruppo, si è scelto di consentire
la presentazione di un ordine del giorno che possa avviare il confronto con i lavoratori. Non è da escludere che il sindaco Angelo Fasulo, già in aula, inizi ad intraprendere il dialogo con gli operai che, dopo la firma dell’intesa sancita al ministero dello sviluppo economico, non sembrano individuare molte prospettive per il loro immediato futuro nella fabbrica di contrada Piana del Signore.
Intanto, domani mattina, un confronto tra lo stesso primo cittadino, i lavoratori e i loro rappresentanti sindacali, dovrebbe andare in scena nell’ex chiesa di San Biagio. “Tutto questo – dice il capogruppo di Articolo 4 Terenziano Di Stefano – mi pare decisamente irrituale. Perché il sindaco non ha accettato di confrontarsi con gli operai e con i consiglieri durante una seduta apposita del civico consesso? Vuole solo evitare brutte figure pubbliche!”. Il presidente del consiglio Giuseppe Fava, invece, getta acqua sul fuoco. “Mi rivolgo agli operai – spiega – bloccare i lavori d’aula non serve a nulla. Abbiamo dato la nostra disponibilità senza alcun problema in ogni occasione”.
Il consiglio comunale ritornerà a riunirsi, in seduta ordinaria, lunedì mattina: al centro dei lavori, il piano delle alienazioni e quello triennale delle opere pubbliche, propedeutici al bilancio di previsione.
