Gela. Sei ore per raggiungere il reparto di Neurologia dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta. Tempi di attesa inaccettabili che nella norma lieviterebbero sensibilmente a causa della presunta indisponibilità del reparto nisseno ad accogliere i pazienti provenienti dal Pronto soccorso di via Palazzi. L’indice sarebbe puntato contro una costante carenza di posti letto. Gli addetti ai lavori però temono che queste attese possano mettere a rischio la vita dei pazienti.
Davanti l’incapacità dell’Asp di Caltanissetta a fronteggiare questa continua migrazione sanitaria, le emergenze del territorio sarebbero accolte dagli ospedali “Civico” di Palermo e “Cannizzaro” di Catania.
Le inefficienze delle unità operative dell’ospedale erano state denunciate sia dalla segreteria del Nursind che dal rappresentante Uil della Rsu, Giuseppe Di Fede.
L’ennesima involontaria denuncia dei tempi di attesa inaccettabili è di Crocifisso Napolitano, consigliere comunale ed esponente della commissione Sanità. “Dal mio arrivo in ospedale – racconta Napolitano – al trasferimento presso la Neurologia di Caltanissetta sono trascorse sei ore. Una volta giunto al Sant’Elia ho dovuto attendere un’altra ora l’arrivo del medico reperibile. Spero vada tutto bene”. Il consigliere Napolitano, nonostante le oltre sei ore di attesa del trasferimento d’urgenza legato alla diagnosi di ematoma subdurale, sarebbe un paziente fortunato perché ricoverato presso la Neurologia di Caltanissetta. Struttura, come ipotizzano le segreterie sindacali di categoria, troppo spesso negata ai pazienti del territorio gelese.
Gli adetti ai lavori temono che i tempi d attesa possano determinare la morte? Bravi avete scoperto l acqua cavira. Ma nonostante le denuncie le commissioni le ispezioni e i teatrini vari dell ultimo periodo cosa e cambiato ? Nulla.
Allora ci vuole l intervento della magistratura che si accertino le responsabilita e chi gestisce la sanita regionale e locale deve andare in galera a lungo