Gela. Una nuova tegola si è abbattuta sul Centro di formazione salesiana Cnos-Fap, diretto da don Paolo Terrana. “E’ un danno educativo…”. Sono a rischio circa 30 posti di lavoro delle attuali 56 unità operative tra formatori e personale amministrativo. La storica struttura gelese paga a caro prezzo una procedura di mobilità avviata a luglio e sfociata il 21 settembre nei tagli che, secondo l’ente, sarebbero tutti esuberi. Secondo i rappresentanti sindacali Ugo Costa (Rsa Cisl) ed Emanuele Romito (Rsa Cgil) “in tutta la Regione sono 134 dei 240 formatori a rischio occupazione”. “Il centro Cnos del rione Villaggio Aldisio – aggiungono Costa e Romito – rischia di perdere 30 dei 54 dipendenti in forza. Questo comporterà – spiegano – non solo la perdita di lavoro per 30 famiglie ma un danno educativo e formativo sul territorio gelese ormai martoriato da mille problematiche, tra tutti la dispersione scolastica e la dilagante delinquenza minorile. L’avvio al lavoro con i nostri corsi di formazione professionale ha permesso, negli anni, di contrastare in parte questi fenomeni. Ragazzi sono diventati affermati operatori nel settore termoidraulico, elettrico e della saldatura. Con il taglio tutto questo verrà meno”. Ad aggravare la situazione il mancato avvio di tutti i 17 diversi corsi accreditati dalla Regione. “Non esiste un progetto per il nostro territorio – accusano gli esponenti dela Rsa, Costa e Romito – capace di garantire continuità formativa e contrastare il fenomeno della criminalità organizzata evitando la dispersione scolastica. La carenza di formatori determinerà nuove problematiche, come quella di garantire le lezioni. Cosi potrebbero decidere di imporre ai formatori di spostarsi tra le diverse sedi regionali. A Gela potrebbero approdare anche i formatori provenienti da Misterbianco e Ragusa, perché quei centro sono destinati a chiudere i battenti. Anche i dipendenti locali potrebbero essere costretti ad accettare le richieste di insegnamento verso altri centri, arrecando ulteriori disagi alle famiglie”. Il Cnos-Fap attualmente, con i 17 corsi attivi, garantisce formazione a 500 ragazzi, mentre il settore Alberghiero ha già perso la struttura di riferimento nonostante fosse un lascito della famiglia Aldisio destinato ad aiutare i soggetti in difficoltà. Si tratta di una vasta area in contrada Spina Santa, che ospitava una struttura alberghiera, una sala ristorazione e diverse colture per un’alimentazione a chilometri zero, venduta che potrà essere usata solo un altro anno.