Il centro destra cerca identità, Scicolone “richiama” Federico: “Che rispetto ha avuto nei nostri confronti?”

 
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L'avvocato Maurizio Scicolone

Gela. Pronti al dialogo ma senza protagonismi e leadership preconfezionate.

“Che rispetto ha avuto Federico verso il centro destra?”. L’avvocato Maurizio Scicolone, presidente dell’associazione Progetto Gela e tra i fautori del tentativo di avvicinare tutte le anime del centro destra locale, non ha gradito la presa di posizione del deputato regionale di Forza Italia Pino Federico. L’ex presidente della provincia, infatti, si è detto sicuro di essere ancora il punto di riferimento del centro destra locale, al di là dei “cespugli” della stessa area politica: da Fratelli d’Italia a Noi con Salvini passando per la Lista Musumeci e le associazioni vicine a quest’area politica. “Federico dice che il popolo di centro destra gelese – spiega Maurizio Scicolone – deve riconoscere in lui una leadership ed invoca il rispetto. Mi chiedo, però, quale rispetto lui ha avuto per il popolo del centro destra locale? Quello di essersi fatto nominare commissario cittadino di Forza Italia dopo le elezioni comunali del 2015 senza consultare la base dei centocinquanta iscritti, entrando nella loro casa politica senza bussare, senza salutare, senza convocare una assemblea o una riunione, senza alcun dialogo pubblico o privato? Basta a questi atteggiamenti arroganti da onorevoli da prima repubblica che, peraltro, l’elettorato di destra non riconosce come propria espressione. Federico non può scordarsi il sostegno quinquennale alla giunta Fasulo, con la vice sindacatura e con altri due suoi assessori, o i suoi storici e attuali rapporti con il presidente della Regione Rosario Crocetta”.

“Dialoghiamo nel rispetto”. Nonostante le tensioni, Scicolone chiama tutti all’unità. “Progetto Gela – conclude – indica la strada del dialogo con Pino Federico per costruire insieme un centro destra alternativo alla sinistra, con un programma di rilancio economico della città e con una opposizione costruttiva che rilanci un’immagine moderna di Gela, protesa con un fronte mare da rivalutare dalla foce del fiume Gela a Macchitella, con l’istituzione di un museo storico sullo sbarco del 1943, con un nuovo museo civico archeologico che possa valorizzare la nostra storia, con lo snellimento dei lacci e laccioli dei sic e zps che ne impediscono un armonioso sviluppo. Avalliamo le lotte intelligenti di coloro che rivendicano per Gela infrastrutture e che lavorano su progetti per dare ai gelesi pane e occupazione”. Intanto, già nei prossimi giorni, un altro vertice, dopo quello dei “cespugli” di centro destra, dovrebbe riunire i rappresentanti di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Noi con Salvini.

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