Gela. La vicenda delle primarie del Partito Democratico si conferma un banco di prova non solo tra i dem ma nell’intero schieramento locale di centrosinistra.
“Qualcuno vuole segare il ramo?”. “Questo caso – dice il consigliere comunale Guido Siragusa – contribuisce solo a fare il gioco dei grillini e del centrodestra. Sembra quasi che lo strumento delle primarie sia quasi un disvalore e non, invece, un valore aggiunto. Ho l’impressione che con questi contrasti continui, qualcuno stia cercando di segare il ramo sul quale tutti siamo poggiati. Evidentemente, chi agisce in questo modo non ha contezza di quanto sta accadendo o, se ce l’ha, non si sente più parte integrante di quest’area politica”. Il consigliere comunale, diventato indipendente dopo la fine dell’esperienza del Polo Civico, nelle ultime settimane, sempre più insistentemente, viene avvicinato proprio al Pd. “Io, domenica, ho votato al seggio – continua – ho sostenuto Renzi e, onestamente, non ho visto alcuna anomalia. Mi sono accorto solo di tanta gente che si è recata ad esprimere una preferenza o ad aiutare i responsabili del seggio. Mi è sembrata una festa della democrazia, macchiata da un epilogo che la città non meritava affatto”.
“Bisogna rilanciare la politica”. Siragusa, tra i fondatori della neonata associazione “Aldo Moro”, conferma comunque la sua vicinanza al Partito Democratico. “In maniera convinta – dice – nel documento costitutivo di quest’associazione ci rivolgiamo al Pd che, nella mia ottica politica, deve essere l’astro principale dell’area di centrosinistra. Già il 14 maggio, insieme proprio agli esponenti del Pd, ricorderemo la figura di Aldo Moro. La nostra associazione non serve ad andare oltre i partiti, ma anzi è sprone a ritrovare una politica affossata da una guerra senza quartiere”. Allo stesso tempo, Siragusa smorza anche i facili entusiasmi sulla possibile mozione di sfiducia che manderebbe a casa il sindaco Domenico Messinese e la sua giunta. “Una mozione di sfiducia può avere un senso quando si ha un progetto alternativo di governo della città – conclude – allo stato attuale, non credo che il centrosinistra sia in grado di presentare un’alternativa unitaria. Ci sono troppe contrapposizioni ancora non risolte e dobbiamo lavorare per costruire la vera alternativa”.