Il caso del polo Agroverde, cantieri fermi: partono i ricorsi contro i permessi edilizi

 
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Le aree dell'ex polo "Agroverde" mai partito

Gela. Il caso del polo fotovoltaico Agroverde non smette di produrre conseguenze. Ricorsi contro le autorizzazioni edilizie.

Mentre il sindaco Angelo Fasulo, negli scorsi giorni, ha confermato la scadenza di tutti i termini posti per il deposito delle garanzie richieste, nuovi ricorsi stanno per essere depositati sui tavoli dei magistrati del tribunale amministrativo di Palermo. Il pool di legali che segue la vicenda di decine di ex proprietari dei terreni nelle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio, è pronto a ridiscutere il caso proprio in sede giudiziaria.

Non si contestano soltanto le procedure d’occupazione dei terreni, oggi totalmente modificati dopo i primi lavori di sbancamento, ma l’attenzione si concentra soprattutto sulle autorizzazioni edilizie rilasciate dai funzionari di Palazzo di Città. Le indennità dovute agli ex proprietari tardano ad arrivare mentre le trattative per individuare il possibile nuovo finanziatore sembrano avvolte in un alone di assoluto mistero.

Il presidente della cooperativa Agroverde Stefano Italiano, anche nelle ultime settimane, ha chiesto tempo per chiudere accordi che sarebbero ancora aperti. L’ultima cordata d’imprenditori che aveva espresso interesse per l’intero progetto si è tirata indietro, pare definitivamente. Il sindaco Angelo Fasulo e il presidente del consiglio Giuseppe Fava, fino ad ora, non sono riusciti ad ottenere risposte certe da Agroverde e dai suoi responsabili.

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