Il caos rifiuti, la commissione: "A chi ha fatto comodo non far partire la vera differenziata?"
Gela. I rifiuti sono di nuovo in strada. Cumuli spuntano in tutti i quartieri e sembra quasi certo un nuovo ricorso alla rimozione straordinaria, anche se gli strali giunti dalla Corte dei Conti potre...

Gela. I rifiuti sono di nuovo in strada. Cumuli spuntano in tutti i quartieri e sembra quasi certo un nuovo ricorso alla rimozione straordinaria, anche se gli strali giunti dalla Corte dei Conti potrebbero bloccare ulteriori spese. Che qualcosa non sia mai funzionato a dovere nella gestione del servizio lo pensano anche i consiglieri comunali della commissione ambiente e sanità. “Nell’ultima settimana, pare siano state elevate multe a diversi settori comunali, agli uffici dell’Asp di via Parioli e poco prima a diversi commercianti – scrivono in una nota ufficiale – solo da due settimane circa, rileviamo che gli uffici del Comune si siano attrezzati alla meglio per differenziare. Le mense scolastiche, nonostante l’incontro di qualche settimana fa con i dirigenti e il responsabile del servizio mense, continuano a non diversificare i rifiuti, ma mentre prima i genitori non vedevano i sacchi di spazzatura sostare davanti agli istituti, perché venivano immediatamente rimossi dalla Tekra con autorizzazioni reiterate (i famosi servizi aggiuntivi), oggi, avendo sospeso i servizi extra capitolato, vengono lasciati strada, generando i cumuli”. Situazioni analoghe si vivono all’ospedale Vittorio Emanuele. Il presidente della commissione Virginia Farruggia e gli altri componenti Giuseppe Ventura, Salvatore Farruggia, Maria Pingo e Crocifisso Napolitano sono certi che l’amministrazione comunale abbia agito sapendo di alimentare una sorta di circolo vizioso. “Cosa è cambiato rispetto a prima? Forse, gli enti oggi sanzionati e non, le scuole e gli altri settori comunali o la categoria dei commercianti, prima contribuivano ad aumentare le percentuali di differenziata, per le quali il Comune è stato premiato, e adesso hanno deciso di sospendere il loro comportamento virtuoso? Come mai il Comune in tre anni ha autorizzato i servizi aggiuntivi senza mai fare degli incontri sia con gli enti sia con i propri settori, coordinando azioni condivise per attivare realmente la raccolta differenziata? A chi faceva comodo non far partire il vero servizio di raccolta differenziata?”. Falle amministrative che starebbero pesando sulla gestione di un servizio che produce milioni di euro di debiti fuori bilancio. “Crediamo che ad oggi sia tutto molto più chiaro, grazie soprattutto a quei consiglieri responsabili, che hanno deciso di opporsi fortemente ad una gestione consapevole dei rifiuti, strumentale e fallimentare facendo emergere la verità. Riteniamo che sia corretto elevare le multe a chi sbaglia e non si attiene alle leggi, ma pensiamo anche che la
collaborazione – proseguono – tra gli enti e le strutture pubbliche debba essere la prima fase per una corretta gestione del servizio dei rifiuti ed evidentemente non c’è stata alcuna intenzione e quindi
alcun tentativo di coordinamento in tal senso da parte dell’amministrazione per motivi che possiamo solo immaginare”.
Tante anomalie. Il caso rifiuti, per i consiglieri, sta mietendo conseguenze, alla luce di rapporti non così chiari tra amministrazione comunale e Tekra, l’azienda campana che gestisce in proroga il servizio. “Ad oggi le vittime di una tale condotta sono i cittadini che subiscono, oltre alla città sull’orlo dell’emergenza sanitaria ripetuta, i roghi, molto pericolosi per l’inquinamento generato e i lavoratori che continuano a patire il ricatto occupazionale e a non essere pagati dalla ditta per cui lavorano, per non parlare dei licenziati – concludono – i cittadini tutti subiscono inoltre un grave danno alle casse comunali a causa dei debiti generati a fronte di un servizio pessimo e di un’occupazione precaria, ma la beffa resta la mancata opposizioe dell’amministrazione ai decreti ingiuntivi della Tekra, ormai esecutivi”.