Gela. Danneggiamenti, furti organizzati tra le strade del quartiere Sant’Ippolito, e un giro di spaccio. Il giudice dell’udienza preliminare Marica Marino ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di nove imputati, tutti coinvolti nell’inchiesta “Praesidium”. Sono state accolte le richieste avanzate dai pm della procura che hanno coordinato l’inchiesta condotta dai poliziotti del commissariato. A febbraio del prossimo anno, dovranno presentarsi in dibattimento Crocifisso Giaquinta, Andrea Lo Bartolo, Carmelo Martines, Maurizio La Rosa, Giuseppe Di Giacomo, Vincenzo Ingegnoso, Crocifisso Vella, Paolo Fausciana, Salvatore Salafia. Nei loro confronti, è stato confermato il giudizio. Hanno optato per il rito abbreviato, invece, i difensori di Antonio Fusco, gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri. Era già stata autorizzata la messa alla prova per Francesco Rolla, rappresentato dal legale Paolo Testa. I difensori di tutti gli altri coinvolti nell’indagine (i legali Carmelo Tuccio, Davide Limoncello, Giusy Ialazzo, Laura Caci e Dino Milazzo) hanno respinto le accuse, escludendo un coinvolgimento in vicende che avrebbero riguardato soprattutto altri presunti complici, già condannati in primo grado.
La zona del quartiere Sant’Ippolito, per mesi, è stata battuta dai poliziotti che hanno monitorato tutti i presunti responsabili di una serie di reati, poi confluiti negli atti d’indagine. Sono stati videoripresi incontri e ricostruiti furti messi a segno principalmente in attività commerciali della città e abitazioni private.