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Il biofertilizzante di Nardo abbatte le sostanze pericolose, ad "Antifemo" anche il premio Iren

Gela. Un biofertilizzante che riduce drasticamente la presenza di contaminanti nei prodotti agricoli che sono stati testati. L’attività di sperimentazione ed uso sul campo è della startup “Antifemo”,...

A cura di Rosario Cauchi
07 aprile 2023 18:10
Il biofertilizzante di Nardo abbatte le sostanze pericolose, ad "Antifemo" anche il premio Iren - Fabrizio Nardo
Fabrizio Nardo
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Gela.Un biofertilizzante che riduce drasticamente la presenza di contaminanti nei prodotti agricoli che sono stati testati. L’attività di sperimentazione ed uso sul campo è della startup “Antifemo”, del chimico industriale Fabrizio Nardo. Il ricercatore gelese ormai da qualche anno ha messo le basi della sua azienda nell’incubatore “Progetto Manifattura”, a Rovereto, in provincia di Trento. Sono diversi gli ambiti dell’attività di ricerca di Nardo e del gruppo di lavoro. I risultati del biofertilizzante iniziano ad emergere, dopo l’uso in una coltivazione di pomodori. Entrambe le varietà sono state fertilizzate per metà con un concime tradizionale e per metà con il biofertilizzante NP-bioTech. “Tra i risultati ottenuti – spiega Nardo – merita di essere evidenziata, nei pomodori coltivati con il nostro biofertilizzante, la diminuzione della concentrazione di alcuni contaminanti, molto nocivi e in grado di dare fenomeni di bioaccumulo, come il piombo, con una riduzione dell’80 per cento e il cadmio, che scende dell’84 per cento. Al contempo è stato osservato un aumento di concentrazione di sostanze indispensabili per l’organismo umano come il calcio, il potassio, lo zinco e il ferro. Un altro aspetto interessante che merita ulteriori approfondimenti riguarda la crescita della concentrazione di alcuni elementi antiossidanti come i polifenoli, in aumento del 33 per cento, e i flavonoidi totali, con un incremento del 35 per cento. La tecnologia NP-bioTech può essere applicata vantaggiosamente su un ampio spettro di rifiuti organici, come fanghi, digestati, Forsu, e altri, riducendo di oltre l’85 per cento il ricorso a inceneritori e discariche”. Si riduce l’incidenza dei contaminanti e aumenta invece quella dei nutrienti. Il biofertilizzante è stato testato nei campi sperimentali del Cnr a Sassari e premiato dalla Fondazione Italia-Usa. Ormai da anni, Nardo porta avanti progetti per tecnologie innovative, tutte tese allo sviluppo dell’economia circolare per il recupero dei rifiuti e degli scarti della produzione agro-alimentare. Un anno fa il processo è stato inserito dalla Commissione europea nella “European Circular Economy Stakeholder Platform”, il portale europeo che raccoglie le buone pratiche per l’economia circolare. La tecnologia è nata in Sicilia e viene applicata in un’azienda del calatino, per lo smaltimento sostenibile del pastazzo di agrumi e dei fanghi di depurazione che diventano compost di qualità e con emissioni quasi del tutto abbattute. “Permettendo alle imprese agroalimentari– spiega il fondatore di “Antifemo” – di diventare delle vere e proprie aziende a rifiuti zero”.

In questi giorni, inoltre, è stato ufficializzato il successo del processo della startup nell’Iren StartupAwards, organizzato dall’importante multiservizi ormai diventata player di riferimento in diversi settori. Il premio è stato assegnato alla società avviata da Nardo, per il processo di compostaggio rapido avanzato destinato alla trasformazione di fanghi e scarti organici in fertilizzanti o combustibile solido secondario, e alla statunitense “Ambri”, che ha presentato innovative batterie a metallo liquido per lo stoccaggio di energia. I progetti vincitori riceveranno 15 mila euro di premio e la possibilità di avviare una collaborazione con il gruppo Iren sul piano della sperimentazione, industriale o commerciale, del concept. La premiazione fa seguito alla realizzazione di una “Call4Circular”, promossa da Iren insieme al Circular Economy Lab, partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, La call, il cui scouting è durato circa due mesi, si è concentrata in particolare nell’individuare progetti che potessero efficientare e ottimizzare il meccanismo di riciclo di flussi di materia, contribuire allo sviluppo delle nuove filiere (come terre rare, Raee, metalli preziosi), o valorizzare i sistemi di gestione delle acque reflue e dei fanghi di depurazione. L’idrogeno e le tecnologie di accumulo sono altre due tematiche al centro di tantissimi idee e progetti aderenti.

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