Gela. La delibera da destinare al consiglio comunale per l’approvazione del piano triennale delle opere pubbliche è già pronta. Tempi sempre più stretti per il bilancio. Si attende solo che il presidente del civico consesso Alessandra Ascia la possa inserire all’ordine del giorno. Sul fronte bilancio, invece, la situazione appare piuttosto caotica. L’assessore Fabrizio Morello, anche nelle scorse ore, ha confermato che la giunta non ha difficoltà a dare il via libera di modo da approvarlo in aula entro il 31 dicembre. Sarà necessario, però, il parere del nuovo collegio dei revisori che si è appena insediato con la presidente Assunta Cattuto e i componenti Katia Gulizzi e Graziano Ponzio e il successivo passaggio in commissione bilancio. Proprio a causa delle fresche nomine i tempi si stanno allungando. “Onestamente – spiega il consigliere comunale Carmelo Casano – non mi era mai capitato di trovarmi in fase di approvazione del bilancio di previsione e non avere neanche il tempo di presentare osservazioni. Quì, c’è a rischio una facoltà dei consiglieri comunali”. Non a caso, lo stesso consigliere indipendente, insieme ai colleghi Giovanni Panebianco, Cristian Malluzzo e Antonino Biundo, ha appena presentato un documento ufficiale, depositato sui tavoli della presidenza del consiglio.
Le due commissioni…il segretario dà ragione a Casano. Sembra essersi risolta, invece, la querelle che ha contrapposto, a colpi di note e controdeduzioni, proprio il presidente Ascia e il consigliere Casano. Tutto è nato dall’inserimento dell’ex assessore della giunta Fasulo all’interno di due commissioni consiliari, affari generali e cultura. In sostanza, prende il posto che, sulla carta, spetta appunto al presidente del consiglio. La stessa Ascia, negli scorsi giorni, con un atto ufficiale, ha chiesto a Casano di scegliere tra le due commissioni. Immediata la replica “legale” del consigliere. Per Casano, il presidente non può modificare il contenuto di un atto votato e approvato dal consiglio comunale. Una risposta che, adesso, ha trovato il vaglio favorevole del segretario generale Pietro Amorosia. Stando al funzionario, infatti, solo in sede di consiglio comunale si può decidere di modificare un atto già approvato, in questo caso quello relativo alle commissioni consiliari. Nella nota firmata da Amorosia, si fa riferimento al principio del “contrarius actus” che assegna solo all’organo che ha varato l’atto la possibilità di modificarne il contenuto. A questo punto, non è da escludere che la questione possa ritornare in aula. “Onestamente – ammette Casano – non m’interessa stare in due commissioni. Probabilmente, rinuncerò ad una. Quello che non accetto è l’imposizione arrivata dal presidente del consiglio che, come confermato anche dal segretario generale, non può decidere di modificare il contenuto di un atto già approvato in aula”. Il segretario generale, alla fine, invita il presidente a ritirare la nota che ha suscitato la reazione del consigliere indipendente.