Gela. Il bilancio di previsione 2015 va approvato entro trenta giorni. La diffida del commissario. Così, dato che il documento finanziario non è ancora sbarcato in aula consiliare, arriva la diffida firmata dal commissario ad acta Girolamo Ganci. Nella nota a sua firma si “diffida il consiglio comunale ad approvare il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2015 nel termine massimo di trenta giorni dalla data della prima adunanza utile”. L’avviso è stato inviato al presidente del consiglio comunale Alessandra Ascia, al sindaco, al segretario generale, ai consiglieri, ai revisori dei conti e al dirigente del settore bilancio. Negli scorsi giorni, proprio il collegio dei revisori ha rilasciato parere favorevole al documento finanziario, adesso approdato sul tavolo della commissione bilancio presieduta dal forzista Salvatore Scerra. Entro il prossimo 7 febbraio, inoltre, dovranno essere depositati tutti gli eventuali emendamenti proposti dai consiglieri. Se il termine fissato dal commissario non venisse rispettato, partirebbe “l’immediata azione sostitutiva”. Spetterebbe proprio al funzionario regionale concludere la procedura d’approvazione, con tanto di segnalazione al Dipartimento regionale delle autonomie locali per l’assunzione di tutti i provvedimenti del caso ai danni dell’ente. Insomma, si deve far presto e la vertenza degli operai dell’indotto Eni non sembra favorire questa corsa contro il tempo.