Gela. I soldi delle compensazioni minerarie versati da Eni alla Regione ci sono ancora oppure no? La nota della Regione. Il balletto dei circa undici milioni di euro sta diventando frenetico. Il consigliere comunale del Polo Civico Guido Siragusa, già in aula, aveva accusato il presidente della Regione Rosario Crocetta e i funzionari palermitani di aver stornato quei soldi, destinati alla città, verso altre voci di spesa. Una conferma in tal senso, è arrivata dall’assessore ai lavori pubblici Flavio Di Francesco che rispondendo in aula ad un’interrogazione sul caso ha dato lettura di una nota ufficiale inviata dai tecnici della Regione a Palazzo di Città. “Si fa presente – si legge nella risposta ufficiale arrivata da Palermo – che il capitolo di entrata n.4746 sul quale affluivano i contributi versati dalle società concessionarie…è stato privato dei suoi fondi da parte dell’Assessorato all’economia-Dipartimento Bilancio e Finanze. Pertanto, si fa presente che, in attesa del rimpinguamento del capitolo suddetto, codesto Comune non potrà attivare alcuna procedura d’appalto in ordine ai lavori indicati in oggetto (ovvero la riqualificazione urbana di via Ventura e il rifacimento degli spazi esterni di piazza Cappuccini)”. La nota, che vi mostriamo in integrale, è datata 16 maggio 2016.
“I sodi ci sono…”. I componenti della commissione comunale sviluppo economico, però, non la pensano affatto in questo modo. Sono reduci da un incontro palermitano con il dirigente del dipartimento regionale all’Energia. “I fondi ci sono – spiegano il presidente Antonio Torrenti e Angela Di Modica – dieci milioni di euro, con l’avallo della precedente amministrazione comunale, erano stati destinati agli interventi sulla diga Disueri. Da quanto ci risulta, sono disponibili in totale diciotto milioni di euro, due dei quali già destinati ad un altro comune”. In sostanza, mancherebbero i progetti esecutivi per dare il via libera all’uso dei soldi. A sostegno della commissione sviluppo economico, c’è il sindaco Domenico Messinese che ha affiancato Torrenti e Di Modica nel corso di una conferenza stampa. “Attendiamo la definitiva approvazione del finanziamento per il rifacimento della diga Disueri con le somme del Patto per il Sud – spiega il primo cittadino – sono previsti circa venti milioni di euro. Subito dopo chiederemo lo storno delle somme che il precedente sindaco aveva vincolato per lo stesso progetto. Il fondo dei proventi dalle concessioni minerarie deve servire a realizzare infrastrutture e rilanciare il territorio”. A questo punto, l’amministrazione potrebbe virare verso una serie di incarichi esterni da assegnare a professionisti che riescano ad intercettare fondi e a definire progetti esecutivi per la città.