ROMA (ITALPRESS) – “Non sono solo 13 deputati, ma ci sono anche 6 senatori, le compagini stanno aumentando quindi hanno incidenza importante nel Parlamento. Per fare un nuovo gruppo serve avere un simbolo di un partito che si è presentato alle elezioni, Italia dei Valori aveva tutti i requisiti e quindi poteva metterlo a disposizione, non solo per una finalità parlamentare ma se dietro c’era un progetto politico per il Paese e noi avremmo dato la disponibilità a collaborare”. Così Ignazio Messina, segretario nazionale di Italia dei Valori, in un’intervista all’Italpress torna sull’ipotesi di costituire gruppi alla Camera e al Senato con i parlamentari ex M5S.”Italia dei Valori, insieme ai parlamentari che coraggiosamente hanno detto no al Governo Draghi ma soprattutto alla compagine che lo accompagna, vuole dare vita a un nuovo progetto”, ha sottolineato Messina.”Il problema di tanti italiani che da un lato non se la sentono di votare la compagine che accompagna Draghi, è obiettivamente complicato. Nulla tolgo all’autorevolezza di Draghi, indiscussa, ma è complicato pensare a come riuscire a fare qualcosa. Intanto – ha aggiunto Messina – non è un Governo tecnico, perchè così l’hanno spacciato, ma in realtà è politico con inserti tecnici, cosa che non era il governo Monti. I cittadini che non vogliono votare per questa situazione voteranno Meloni, perchè è l’unica rimasta all’opposizione. Ecco perchè nasce un nuovo soggetto politico, che vuole dare la possibilità e la libertà ai tanti cittadini che non condividono Draghi e, dall’altra parte, non condividono la politica di estrema destra di Meloni, di potere votare qualcos’altro. Sono veramente tanti”.Quanto alla situazione legata alla pandemia, per il segretario dell’Idv “è stata sicuramente di estrema emergenza mondiale, ma in Italia è stata affrontata in maniera confusa e disarticolata”.”Si è passati da un Dpcm all’altro che ogni settimana cambiava le cose, creando confusione nei cittadini che non sapevano come comportarsi – ha aggiunto -. Ma soprattutto i tanti piccoli imprenditori, commercianti, artigiani, ristoratori non sapevano se aprire oppure chiudere, lo sapevano la sera prima e tutto ciò ha creato un danno economico straordinario”.(ITALPRESS).