Gela. I vertici leghisti la “rivoluzione” interna l’avevano già fatta lo scorso anno, decidendo la denominazione ufficiale del partito, “Lega-Salvini premier”. Un “formalismo” che però costa la raccolta delle firme anche al gruppo locale che si vede costretto a schierare necessariamente il nuovo logo, adesso “Lega-Salvini Sicilia”. Simbolo e denominazione (nuovi) sono ormai effigi dei gruppi parlamentari alla Camera e al Senato, ma in Sicilia non fanno riferimento ad alcun gruppo parlamentare all’Ars (che invece ha in Tony Rizzotto l’unico eletto ma sotto la denominazione di “Noi con Salvini”). Quindi, Spata&C. devono pure guadagnarsi le firme sulla loro lista, senza poter usare il marchio “Noi con Salvini”.
Un percorso in salita, almeno rispetto alle iniziali aspettative, anche a causa del fatto che il candidato salviniano, appoggiato dalla coalizione di centrodestra, per ora ha scelto un profilo basso, evitando i confronti televisivi con in tre rivali, e preferendo solo apparire a fianco del leader nelle reclame elettorali (addirittura guidato da un consulente all’immagine). Pare che sul simbolo, i vertici del partito siano stati irremovibili. Niente logo già rappresentato (“Noi con Salvini”) ma solo quello “Lega-Salvini Sicilia”.